[dropcap]L[/dropcap]o spettacolo a Napoli: lo spiega ai microfoni de Linkazzato.it, Sergio Marra, uno dei principali organizzatori di eventi della city partenopea. Con un’ esperienza ventennale caratterizzata dall’ideazione e realizzazione di famosi premi e manifestazioni, Marra sostiene che la città nell’ambito dello spettacolo è “provinciale” in quanto legata molto alla figura dei testimonial anziché alla visione culturale e sociale intrinseci nell’evento, ed il segreto per superare questo limite risiede nel “costruire attorno” alla manifestazione artistica. Di particolare interesse è la visione, dell’organizzatore, della comicità a Napoli: da una comicità “fatta di arte”, prettamente “attoriale” basata su personaggi come Massimo Troisi, Totò, Peppino De Filippo e Nino Taranto si sta assistendo ad un “appiattimento” della stessa. Un appiattimento dettato dal gusto televisivo fatto di gag e battute ma privo di contenuti. La comicità secondo Marra deve ritornare al suo posto, il comico deve essere un cittadino che osserva la società e la trasforma secondo le proprie chiavi umoristiche. Con rammarico si è riferito anche ad uno degli ultimi spettacoli organizzati: il concerto del 1 maggio a Città della Scienza, spiegandocene gli intenti, le idee ed i propositi che, come ben noto, non sono arrivati a compimento a causa dell’interruzione dettata dalla violenta protesta scoppiata durante l’evento. Infine, Marra esprime la sua speranza per lo spettacolo partenopeo: una speranza fatta di ottimi talenti ancora senza voce, talenti che nascono nelle zone “a rischio” dove l’impatto sociale è molto più forte e dove potenzialmente la comicità ed i contenuti dell’arte teatrale potrebbero ritornare alle origini.
Bruna Di Matteo