
Durante le festività natalizie, a cominciare già dal mese di novembre per proseguire fino a gennaio, le tavole italiane si affollano di dolci. Alcuni ripercorrono la tradizione, altri invece nascono dall’estro dei maestri pasticceri. Tra i dolci tipici che non mancano mai troviamo il panettone e il pandoro. Sebbene protagonisti tradizionali, la loro storia, la preparazione e, soprattutto, il gusto, li rendono un simbolo di identità regionale e un tema di discussione e preferenza tra i consumatori italiani. Quale dei due dolci è il vero re del Natale?
Origini e differenze

Il Panettone
Il panettone è originario di Milano. Il nome panettone deriva dalla parola milanese “pan de ton”, che significa pane di lusso, in riferimento alla sua ricchezza e qualità. La leggenda narra che il panettone nacque nel XV secolo, per mano di un cuoco che, per errore, fece lievitare troppo un impasto. Oggi il panettone è un dolce lievitato che, grazie a un lungo processo di fermentazione, assume una consistenza spugnosa e alveolata. Lo troviamo arricchito con ingredienti pregiati come canditi e uvetta ma anche cioccolato o creme varie. Il suo impasto ricco di burro, zucchero e uova, insieme all’uvetta e canditi, lo rende corposo, aromatico e spesso dal sapore leggermente agrumato, grazie all’uso della scorza di agrumi. La preparazione richiede molta pazienza, in quanto il panettone deve essere impastato, lasciato lievitare per molte ore e cotto lentamente per garantire una consistenza perfetta.

Il Pandoro
Il pandoro, invece, nasce a Verona, ed è un dolce che, a differenza del panettone, non contiene canditi né uvetta e questo lo rende una scelta più neutra per chi non apprezza questi ingredienti. Il suo impasto soffice e burroso lo rende leggero e facile da gustare, mentre la caratteristica forma a stella lo rende immediatamente riconoscibile. Anche se la sua nascita viene fatta risalire alla fine dell’ottocento, alcuni ritengono che la sua tradizione sia molto più antica, legata a dolci veronesi preparati per celebrare le festività. Il pandoro fu brevettato nel 1894 dal pasticcere Domenico Melegatti. Il pandoro è un dolce più semplice nella preparazione, ma altrettanto ricco di sapore. La sua consistenza è più soffice, quasi simile a quella di una nuvola, e il suo sapore è più delicato rispetto a quello del panettone. Tradizionalmente è servito con una spolverata di zucchero a velo, che gli dona un aspetto splendente e una dolcezza equilibrata.
Preferenze regionali
Nonostante panettone e pandoro siano amati in tutta Italia, esistono delle preferenze regionali che si riflettono nei consumi natalizi. Il panettone, essendo originario di Milano, è particolarmente apprezzato al Nord Italia, soprattutto nelle regioni lombarde, piemontesi e venete. In molte famiglie, infatti, il panettone viene preparato in casa, artigianalmente seguendo la ricetta tramandata di generazione in generazione.
Al Sud, invece, il pandoro tende a essere la scelta preferita. In particolare, le regioni come la Campania, la Sicilia e la Calabria, dove le tradizioni legate ai dolci natalizi sono molto forti, sembrano prediligere il pandoro per la sua consistenza morbida e la sua dolcezza più delicata. Non è raro, inoltre, che il pandoro venga accompagnato con creme, cioccolato o farciture che ne esaltano il sapore, rendendolo ancora più goloso.
In definitiva, la scelta tra panettone e pandoro è una questione di gusti, tradizioni regionali e preferenze personali. Che si tratti dell’uno o dell’altro, entrambi rappresentano un pezzo di Italia e, soprattutto, una dolce promessa di felicità durante le festività natalizie. E tu quale preferisci?