È il rosso il colore scelto per la manifestazione del 25 novembre: uno sciopero delle donne in tutt’Italia. La data scelta non è casuale, infatti corrisponde alla Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, stabilita nel 1999 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Giustizia, tutela, diritti, rispetto, coming out e parità sono solo alcune delle parole urlate dalla massa di donne unite da un unico filo tinto del colore della passione, dell’amore, ma anche della violenza e del sangue. Stop al femminicidio, basta umiliazioni.[divider]In realtà le iniziative partono da oggi, 8 novembre: Imola, Roma, Genova, Catanzaro, Bologna, sono queste alcune delle città che aderiscono all’evento del 25 e che da questo venerdì contribuiscono alla sensibilizzazione attraverso attività culturali e convegni. L’Italia unita da nord a sud; la stessa nazione che, secondo l’Indice di parità tra uomini e donne dell’Unione Europea, si classificherebbe al terz’ultimo posto, con il 40,9%, al fianco della Slovacchia, dopo Bulgaria e Grecia.[divider]Tra gli appuntamenti di oggi ricordiamo: a Roma, il convegno “Per aiutare -davvero- la ragazza che sbatte nelle porte”, presso la Casa Internazionale delle Donne; a Genova la mostra fotografica “Donna Faber. Lavori maschili, sessismo e altri stereotipi”, presso lo Spazio 42r di Palazzo Ducale, ospitata da oggi fino al 24 novembre e a Bologna 70 attività culturali e giuridiche.
Francesca Saveria Cimmino