Da che mondo è mondo quello dei bancari è sempre stato considerato uno dei posti di lavoro più sicuri per gli impiegati. Ma adesso cambierà la musica o meglio, il contratto di lavoro. L’ABI – associazione bancaria italiana – ha annunciato la disdetta alla fine di giugno 2014 del contratto nazionale di lavoro entrato in vigore nel gennaio 2012. Questo uno dei motivi principali che ha visto circa l’85% dei bancari italiani scioperare il 31 ottobre scorso. La richiesta dei bancari, che non scioperavano da 13 anni è quella di intavolare nuovamente un discorso sulla decisione e pensare a un passo indietro da parte dell’Associazione.[divider]Il contratto – ormai in scadenza – prevedeva un aumento medio di 170 euro, che, come spiega Francesco Micheli – presidente del Comitato affari sindacali e del lavoro e vicepresidente dell’Abi – è ormai troppo oneroso a fronte del peggioramento dello scenario economico del paese.[divider]I bancari, quindi, non solo hanno paura di perdere il loro posto di lavoro – sono previsti infatti dai 20 ai 30 mila esuberi – ma sono sempre più irritati dalle posizioni prese ai vertici che di certo non facilitano la loro posizione lavorativa.
Rossella Pardi
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