[dropcap]S[/dropcap]iamo nel 2013 ed ancora si parla di traffico di esseri umani. Secondo il rapporto annuale del Dipartimento di Stato USA, sono almeno 27 milioni gli uomini, le donne ed i bambini ad essere vittime della “moderna schiavitù” nel mondo. Nel dossier è possibile rilevare che, solo nello scorso anno, sono stati identificati oltre 40 mila schiavi mentre oltre 7.700 presunti trafficanti sono stati incriminati, con un significativo aumento rispetto all’anno precedente. “Quando pensiamo alle dimensioni della moderna schiavitù, e letteralmente decine di milioni di persone che vivono in sfruttamento, tutto questo sforzo può sembrare scoraggiante, ma è uno sforzo giusto”, queste le dichiarazioni del segretario di Stato John Kerry riguardo il rapporto presentato. Nello specifico, nel documento si analizza la situazione nel mondo, anche in materia di attività delle istituzioni locali nella lotta contro il fenomeno. In cima alla lista si piazzano Cina, Russia e Uzbekistan, identificati tra i Paesi che “tollerano”di più, rispetto agli altri, il traffico di esseri umani. Per questo ora rischiano pesanti penalità. Sono stati degradati, infatti, nella terza ed ultima categoria del dossier, assieme ad altri 18 Paesi, tra cui Algeria, Cuba, Iran, Corea del Nord, Siria e Yemen. Le Nazioni incriminante hanno subito reagito e respinto le accuse con forte indignazione ma resta ancora tutto da provare. Il mondo tenta di cambiare e migliorarsi compiendo enormi sforzi grazie all’operato delle tante associazioni e delle tante personalità che si impegnano quotidianamente per raggiungere questo scopo. Ma alla luce dei fatti, alla luce dell’ennesima vergogna, alla luce dell’ennesimo “delitto” nei confronti della dignità umana, questi nobili intenti sembrano solo una lontana utopia.
Bruna Di Matteo