[dropcap]S[/dropcap]i è tenuto mercoledì 24 aprile l’incontro, nella sede dell’Ottava Municipalità in viale della Resistenza a Scampia, con il vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano in merito alla realizzazione dell’ impianto di compostaggio. Tema che ha subito comportato la contrarietà dei residenti della zona. Molte le polemiche ed il disappuno dei cittadini per i quali l’impianto rappresenta l’ennesima piaga in una zona già lasciata al degrado dagli organi vigenti.
Una situazione difficile anche per noi cronisti de Linkazzato.it, dato che, ad un certo punto, alcuni soggetti esagitati ci hanno caldamente “consigliato” di allontanarci e di non riprendere. Un comportamento questo che, di certo, non ha fatto bene al dialogo. Scampia si è confermata ancora una volta una zona difficile da capire per chi non vive da vicino le sue problematiche. Ma la realtà del quartiere a Nord di Napoli è ben più articolata di quella che troppo spesso viene descritta dai più: la maggioranza della popolazione è difatti composta da persone sane e perbene, pronte a lottare civilmente per il diritto alla riqualifica della zona in cui vivono.
Ed un secco “no” al compostaggio è arrivato anche dal presidente della Muncipalità, Angelo Pisani, il quale ha ribadito che “Questa amministrazione fallimentare non ha realizzato nulla di quanto fino ad oggi promesso. La riqualificazione della zona, la realizzazione di servizi e strutture, degli alloggi, e di quanto possa donare ai resodenti una vita degna di essere vissuta in una società cosiddetta civile”.
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Lo stato d’animo di molti residenti è saltato subito agli occhi. Un’esasperazione evidente che ha portato a momenti di tensione contro le istituzioni presenti. Tra la gente figuravano un gruppo di disoccupati che hanno ribadito la mancanza di lavoro e di come questi impianti di compostaggio non portino occupazione se non ai “soliti raccomandati o amici di cricche varie”. Non sono mancati nemmeno i riferimenti sul vergognoso abbandono del progetto che avrebbe portato alla nascita a Scampia del polo universitario di medicina. Un incontro, dunque, che ha fotografato inequivocabilmente lo stato di rabbia e di indignazione degli abitanti del quartiere nei confronti di un’Amministrazione che ancora oggi sembra continuare a fare orecchie da mercante.
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Vincenzo Nigri