

[dropcap]A[/dropcap] poco più di una settimana di distanza, Linkazzato.it ritorna sulla problematica dei residenti di San Pietro a Patierno. Un quartiere devastato dalla sporcizia, dal degrado, dalla completa assenza di manutenzione e servizi dove i cittadini, pur pagando, sono costretti a vivere in condizioni pericolose non solo dal punto di vista igienico-sanitario ma principalmente per quanto concerne la propria sicurezza: gli edifici non sono agibili tra balconi “in bilico”, infiltrazioni d’acqua e tetti che sembrano crollare da un momento all’altro (vai all’articolo http://www.linkazzato.it/2013/09/in-evidenza/san-pietro-a-patierno-non-servizi/). Si tratta, dunque, di un reale e concreto pericolo di vita per tutti i residenti. Una situazione preoccupante ed avvilente non solo per i diretti interessati ma anche per Vincenzo Solombrino, presidente della VII Municipalità. Una situazione che per ora non ha mai trovato soluzione perché vittima del solito “rimbalzo”di responsabilità. Uno “scarica barile” iniziato anni fa con l’assessore Tuccillo che, appena approcciato al problema per venirne a capo, venne sfiduciato dal sindaco di Napoli. La sua sua delega passò quindi all‘assessore Piscopo che, analogamente alla vicenda Tuccillo, al momento del “da farsi” fu sostituito dall’assessore Fucito, ancora in carica. Come sottolineato da Solombrino, i continui “cambi di casacca”per la delega al patrimonio, che in soli due anni hanno condotto alla sostituzione di tre componenti del consiglio comunale, simboleggia le enormi difficoltà che la vigente amministrazione sta incontrando in materia. Ulteriori problematiche sono scaturite anche con il famoso passaggio dalla Romeo alla Napoli Servizi che ha profondamente peggiorato la situazione, secondo lo stesso Solombrino, il quale più volte si è recato dal sindaco di Napoli che si è detto “in grosse difficoltà per la risoluzione”. [divider]Alla luce dei fatti, dunque, come intenderà muoversi la Municipalità in tutto questo caos? Il presidente, in primis, si è reso disponibile per un incontro “ad horas” con Fucito perché “I cittadini hanno bisogno di risposte”. Ma se le soluzioni o quanto meno le risposte non dovessero arrivare in meno di un mese, lo stesso Solumbrino si dice intenzionato a trasmettere la rabbia degli abitanti alle istituzioni, mediante contestazioni organizzate insieme alla cittadinanza; e se non dovesse ancora bastare, si dice disposto ad incatenarsi davanti all’assessorato. Intanto, il problema dovrà trovare irrimediabilmente un epilogo prima di dicembre dato che, con l’autunno alle porte ed in seguito con l’inverno, l’imminente peggioramento delle precipitazioni atmosferiche non potrà che danneggiar ancor di più gli edifici, talaltro già inagibili. Non resta che attendere un mese dunque, anzi meno. Forse qualcosa si muoverà, forse no…e se ci scappa il morto? Fatalità? O omicidio premeditato? Ed in tal caso, di chi saranno le responsabilità? Ai posteri l’ardua sentenza.
Intervista a Vincenzo Solombrino, presidente della VII Municipalità
Bruna Di Matteo