[dropcap]C[/dropcap]ome d’incanto Roma e Inter si ritrovano nei quartieri alti della classifica e riscoprono il piacere di poter ambire ad obiettivi più importanti, tralasciando quelli prefissati durante il precampionato, che volevano giallorossi e nerazzurri alla ricerca di un posto in Europa League. Invece Garcia e Mazzarri hanno saputo restituire fiducia alle due tifoserie scottate dai deludenti risultati ottenuti durante la passata stagione, che hanno portato i giallorossi ad un non esaltante sesto posto e alla bruciante e terribile sconfitta in finale di Coppa Italia contro la Lazio, che tra l’altro ha precluso alla Roma la possibilità di partecipare all’Europa League in favore degli odiati cugini, ed i nerazzurri ad ottenere il non piacevole record di sconfitte in campionato, che ha ancorato la Beneamata al nono posto in classifica.[divider]Inoltre la campagna di rafforzamento delle due compagini non ha di fatto rinforzato significativamente le rose a disposizione dei due tecnici, dato che la Roma ha sì comprato Ljajic, Strootman, Benatià, Maicon e De Sanctis, ma si è privata di Marquinhos, Lamela e Osvaldo, tre dei suoi uomini migliori, mentre l’Inter non è riuscita ad acquistare nessun top-player, investendo su giovani di sicura prospettiva come Icardi, Belfodil e Taider e su giocatori già allenati da Mazzarri come Campagnaro e Ronaldo. Pertanto i meriti maggiori della rinascita giallorossa e nerazzurra ricadono senza ombra di dubbio su Mazzarri e Garcia. [divider]Il primo è riuscito nell’impresa di rigenerare giocatori che sembravano ormai fuori dal progetto tecnico interista come Jonathan e Ricky Alvarez e a valorizzare al massimo la rosa a disposizione, lavorando alacremente sull’aspetto tattico e mentale, mentre l’allenatore francese ha costruito un gruppo coeso e rispettoso delle regole, cosa che a Trigoria mancava dai tempi di Capello, restituendo alla tifoseria giallorossa una squadra organizzata e compatta, migliore difesa del torneo in compagnia, guarda caso, dell’Inter di Mazzarri con una sola rete al passivo. E’ vero che fare bilanci alla quarta giornata è assolutamente fuori luogo, tuttavia è un dato oggettivo e incontrovertibile che nell’Inter e nella Roma sia in atto una metamorfosi proficua e sorprendente, che poi sia soltanto un fuoco di paglia o meno sarà il tempo a dirlo.
Luigi Testa