[dropcap]V[/dropcap]iale Augusto, quartiere Fuorigrotta, ore 9:45. Non è stata una mattinata tranquilla per i residenti della zona. Urla inferocite e clacson impazziti si diffondevano dalla via principale del quartiere e rimbombavano ovunque. Stamane il rione era paralizzato dal traffico: automobili ferme, un mega-ingorgo durato molto tempo. Motivo di tutto il trambusto, un pullman C18 immobile, bloccato all’incrocio ed impossibilitato a procedere a causa di una grossa auto bianca parcheggiata in modo errato ed incivile. La vettura in questione, era sì, piazzata scorrettamente ma va anche considerato che la carreggiata di viale Augusto è stata “ristretta” dalla pista ciclabile, per cui il bus non poteva effettuare le manovre necessarie.[divider]Motivi questi che hanno trasformato, con il passare dei minuti, una tranquilla mattina in una protesta spontanea contro sindaco e Comune. Dal lunghissimo cordone di veicoli si innalzavano urla, i passeggeri del mezzo pubblico fermo urlavano, i residenti di zona urlavano, i commercianti urlavano, i passanti urlavano. Si penserà che in tutto quel baccano era impossibile capirci qualcosa. Ed invece no, le parole erano scandite forti e chiare all’unisono: “Ma dove sono i vigili?”. Come in una caccia al tesoro, diverse persone si sono incamminate per i dintorni nella speranza di reperire un casco bianco: niente, nemmeno l’ombra. Intanto, esasperati dalla situazione, ormai protrattasi per troppo tempo, alcuni passeggeri, cittadini e commercianti (in tutto 5 persone) hanno cercato di sollevare l’auto a mani nude… ma anche questo tentativo è andato a vuoto. L’ira cominciava a salire e, mentre il conducente del bus appuntava meticolosamente la targa della autovettura ferma, il resto della gente era alle prese con i telefonini per rintracciare gli ausiliari del traffico. Nulla, i “salvatori” non sono arrivati.[divider] Dopo più di un’ora, da un negozio nelle vicinanze, è spuntata la proprietaria del veicolo bianco, la quale a testa china senza pronunciare una parola e senza neppure porgere le dovute scuse, è salita a bordo e, spingendo sull’acceleratore, è letteralmente fuggita inseguita dalle grida dei poveri malcapitati di turno.
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Inquietanti sono state le frasi di rabbia proferite da svariati passeggeri del C18 e dai passanti:
-“Tutto questo è colpa di De Magistris! Non ne possiamo davvero più!”
-“La colpa è di quella, ma in un secondo momento. La prima responsabilità sono di questi del Comune!”
-“Se non ci stava quella maledetta pista ciclabile, il pullman ci passava!”
-“Il sindaco vuole strafare. Ci ha messo la pista ciclabile e perché i vigili non ci sono? E’ come costruire un’automobile e non metterci le ruote. Basta!”
-“Tra sindaco e gente come quella signora, beato a chi ne esce vivo. Quello pensa solo alle sue barchette a mare!”
L’ennesimo episodio, l’ennesima rivolta nel giro di poche ore…..non c’è che dire, a Napoli sono davvero tutti “incazzati” e sicuramente le ultime vicende cittadine sono la testimonianza di un clima fortemente esasperato.
Bruna Di Matteo