
Come la vita stessa degli artisti dondolante tra alti e bassi, lode e infamia, così è la taverna del Cerriglio: La prova schiacciante che l’ispirazione passa anche dal pasto, dal convivio. Il Cerriglio, la Taverna del Caravaggio, riapre, e sarà simile a come è stata nel 1600, sempre nella zona dei Banchi Nuovi, alle spalle dell’Università degli studi L’Orientale, portando oggi dal remoto 1600 i tratti caratteristici della propria fama: buon cibo, buon vino e, solo allora, anche qualcos’altro… Tra le anime del popolo napoletano, tra nobili, artisti, soldati o poveri, gonfi di vino e pronti alla rissa.
La Taverna del Cerriglio, nata probabilmente intorno al 1300, ha ospitato Michelangelo Merisi da Caravaggio, nel 1609, precisamente la notte del 24 ottobre quando fu aggredito e sfregiato. Ma i tavoli del Cerriglio hanno goduto anche della presenza di Giambattista Basile, Giambattista Della Porta, Carlo Celano e tanti, tra artisti e scrittori, e i tavoli e il “vico” e la zona ne possano rigodere nuovamente, anche oggi, dopo 400 anni, per la continuità delle tradizioni e per la vivacità del panorama artistico partenopeo.