
Il 2 gennaio ha riaperto il cinema Acacia, in via Raffaele Tarantino, al Vomero.
Il quartiere collinare, che , come ci ricorda Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, contava agli inizi del novecento due stabilimenti di produzione cinematografica – la Partenope film fondata nel 1910 da Roberto Troncone in via Solimena e la Lombardo Film, rilevata da Gustavo Lombardo e da cui sarebbe poi nata la Titanus, in via Cimarosa 186 – e agli inizi degli anni ’60 ben dieci sale cinematografiche, di cui la prima fu l’Ideal, che sorse in via Scarlatti nel 1913 e i cui locali attualmente ospitano il megastore Zara. Negli ultimi anni, oltre all’Acacia, che, costruito alla fine degli anni ’40, è una delle sale più antiche del quartiere, al Vomero avevano chiuso l’Ideal, l’Ariston in via Morghen, sostituito da una banca, il Colibrì in via de Mura, sostituito da un club fitness, il Bernini, sostituito da un negozio di abbigliamento per bambini, l’Abadir, già Orchidea, in via Paisiello, dove è nato un supermercato, e l’Arcobaleno, in via Carelli.
Nell’aprile del 2013 si era vociferato che stesse per chiudere anche il teatro Acacia, che invece, dopo la smentita della proprietaria Emma Naldi, presentò poi un programma di tutto rispetto per la stagione 2013/2014.
Ora anche il cinema è tornato, e il 13 gennaio si inaugurerà, con il film di R.Polanski, Venere in Pelliccia, anche il cineforum, che propone la visione di 13 film a 27 euro.
Finalmente una notizia positiva per il Vomero e per il settore cinematografico, che da anni oramai, insieme alle librerie, si vede spodestato dai suoi locali, ceduti a supermercati, negozi di patatine e di trucchi.