[dropcap]E[/dropcap]’ stata respinta, dal gip di Milano Maria Cimma, la richiesta di giudizio immediato nei confronti del leader del Popolo della Libertà Silvio Berlusconi per quanto riguarda l’inchiesta sulla presunta corruzione del senatore Sergio De Gregorio che, secondo l’accusa, avrebbe ricevuto un pagamento di 3 milioni di euro per passare dall’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro al partito di centrodestra, guidato da Silvio Berlusconi,determinando così la caduta dell’allora incarica Prodi.[divider]
“All’esito di un’attenta e approfondita disamina delle dichiarazioni rese da De Gregorio, non puo’ farsi a meno di evidenziare che la prova circa l’esistenza di un accordo corruttivo intervenuto tra gli imputati e’ tutt’altro che evidente, attesa la genericita’ di tali dichiarazioni in merito alle modalita’ e ai tempi dell’accordo – ha dichiarato il Gip di Milano -. Gli accertamenti bancari, indubbiamente estremamente complessi, risultano tuttora in corso” e che quindi “ai fini della dimostrazione dell’esistenza dei flussi di denaro provenienti dall’imputato Berlusconi si deve necessariamente ricorrere alla prova testimoniale”.
Quindi, secondo il gip Maria Cimma, le confessioni di De Gregorio non basterebbero per dimostrare che ci sia prova evidente in grado di giustificare il giudizio immediato ai danni del leader del Popolo della Liberta Silvio Berlusconi.
Vincenzo Nigri