Un attento studio americano ha analizzato i livelli del gas naturale presente in oltre 700 contee di 14 stati americani e, incrociando i casi di tumori pediatrici, ha sollevato un sospetto atroce: il legame tra il rischio di leucemia in età pediatrica e il radon, gas naturale è presente nel suolo e in quasi tutti gli edifici.
Ma esattamente cos’ è il radon: è un derivato dal decadimento dell’uranio, è un gas incolore, insapore e inodore che si trova in piccole quantità nel suolo e nelle rocce e in alcuni materiali da costruzione. Quando dal suolo fuoriesce all’aperto si disperde in aria rimanendo quindi a concentrazioni molto basse, quindi non dannose. (pochi Becquerel al metro cubo, Bq/m3, l’unità di misura della radioattività). Quando invece penetra in un edificio, la sua concentrazione aumenta esponenzialmente fino a raggiungere anche valori di centinaia (alle volte anche migliaia) di Bq/m3.
Il radon è già tristemente conosciuto come causa accertata del cancro ai polmoni: si stima che il 10 per cento dei nuovi casi che si registrano ogni anno in Italia sia dovuto ai danni provocati, sul lungo periodo, dall’inalazione di questo gas ad alte concentrazioni di Bq/m3.
Il nuovo alert nasce da uno studio internazionale del National Cancer Institute americano, della Harvard University e dell’Imperial College di Londra che, che, analizzando i casi di tumori in età pediatrica (0-19 anni) incrociandoli con i livelli di radon registrati in 727 contee appartenenti a 14 Stati in un arco di tempo lungo 18 anni (tra il 2001 e il 2018), ha fatto emergere un legame sospetto fra il radon ed il rischio di leucemia in bambini di entrambi i sessi,
Per il momento gli studiosi stanno con il freno a mano tirato, affermando che allo stato si tratta solo di associazioni statistiche fra le due cose, che, per essere confermate necessitano di altri, altre ricerche ( e quindi altri fondi), ma in ogni caso chiedono di fare attenzione all’esposizione al radon in case, scuole e uffici.
Se il nesso radon e cancro ai polmoni orami è accertato, sulle cause di tumori infantili ci sono poche certezze, anche perché il ruolo dei fattori genetici è dibattuto, ma non acclarato.
Quello che è sicuro, invece, è l’ aumento del rischio di tumori pediatrici dovuto sia alle radiazioni ionizzanti (inclusa la radioterapia e l’uso scorretto delle radiazioni a scopo diagnostico durante la gravidanza) che causano un ampio spettro di tumori ematologici e solidi, sia alle infezioni virali quali, per esempio, i linfomi provocati dall’infezione dal virus di Epstein-Barr in condizioni d’immunodeficienza congenita o acquisita con farmaci.
E mai come in questo caso vale il vecchio brocardo: “prevenire è meglio che curare”