«Era di una timidezza che incuteva timore, mi piaceva la sua faccia, assomigliava alle sue idee. Capii che stava facendo qualcosa di grande, mi ha cambiato la vita», sono queste le parole di Walter Veltroni che nel 1971, all’età di 16 anni incontrò Enrico Berlinguer e a cui adesso ha dedicato il documentario dal titolo Quando c’era Berlinguer. Esce nelle sale italiane il 27 marzo 2014 e verrà trasmesso sui canali Sky dal 6 giugno 2014. L’11 giugno 1984 a Padova morì Enrico Berlinguer e, a quasi trent’anni dalla sua morte, si ricorderà e omaggerà la sua persona. Amatissimo Berlinguer, rispettato anche dai suoi avversari, entrò nel PCI a gennaio del 1948, fu segretario di partito dal 1972 al 1984. Dieci anni di fuoco: terrorismo, rapimento e l’assassinio di Aldo Moro in Italia, guerra fredda nel mondo e Enrico Berlinguer portava, nel frattempo, il partito comunista italiano dal 25% dei votanti al 34%, dunque, un consenso su tre. [divider]Il film, prodotto da Sky e realizzato da Palomar, inizia con la vittoria al referendum sul divorzio (maggio 1974) e si conclude con la morte del segretario, al cui funerale vi furono milioni di cittadini: tantissime le bandiere rosse sventolate; si pensi che, dopo il funerale di Papa Giovanni Paolo II, fu il più importante della Storia d’Italia. Un uomo serio e timido, una persona coerente fino in fondo che ha lottato per gli ideali e l’etica; che ha creduto nei principi e nelle sue battaglie. Un uomo che amava il mare, il calcio, la lettura, la sua Sardegna, terra natale. Tante le interviste riportate nel film documentario: Michail Gorbaciov, Giorgio Napolitano, Eugenio Scalfari, Emanuele Malacuso, Pietro Ingrao, Monsignor Bettazzi e persino Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, che commenta così: «La parola ‘comunista’ in Italia l’associo a quella correttezza, a quella faccia, a quelle parole, a quell’onesta».[divider]Se vuoi ascoltare l’articolo letto dalle nostre redattrici clicca qui