E’ giunta alla 41° edizione la rassegna internazionale d’arte contemporanea del Premio Sulmona 2014.
Ogni anno vanta della partecipazione del noto critico d’arte Vittorio Sgarbi, nonché di quelle di numerosi altri giornalisti (tra i quali Paolo Corsini) che, come ha ricordato proprio Sgarbi sono “personalità indipendenti ed anche originali, insofferenti dei vincoli del mercato e della critica asservita”.
Si tratta perciò di un Premio che si contraddistingue per la libertà di pensiero, in cui le parole d’ordine si palesano visibilmente e sono: espressività e creatività, a tratti quasi sconcertante, di artisti di altissimo livello ed esperienza pluriennale.
Molti i temi affrontati, come quello dell’immigrazione nell’opera di Ariano Giovanni con la sua Sbarchi clandestini, realizzata sfruttando materiale di plastica combusta per l’involucro; all’interno si possono notare braccia di bambole sparse nello spazio dell’opera.
Altro tema caldo della mostra è quello della percezione della realtà e delle emozioni, come comunica il senso del dipinto dell’artista spagnolo Silvestrini Garcìa Roberto, nel quale trionfano quattro colonne di iridi di di svariati colori che esprimono ognuna un senso di gioia, smarrimento, felicità, commozione e paura. Nell’inspirazione degli artisti provenienti da tutto il mondo (Egitto, Romania, Inghilterra, Perù, Usa e addirittura Corea del sud) non mancano: la sensualità, nell’opera Il mio piacere privato, dittico di Critchley Paul, la denuncia dei mali temporali della Chiesa, come in La cacciata dei mercanti dal tempio di Italo Picini, pittore sulmonese. Le donne continuano ad essere le protagoniste dello sguardo artistico: gli autori delle opere non hanno dimenticato di celebrare la bellezza della femminilità affranta, sfrontata ed egocentrica ma mai volgare di alcuni soggetti ritratti.
A conquistare le targhe del Presidente della Repubblica, di Camera e Senato sono rispettivamente: Giada di Claudio Sacchi (Firenze), Ombre di paesaggio di Mario De Angelis (Sulmona) e l’opera in terracotta Famiglia di creta del coreano Yang-Sil Lee.
Sgarbi, in qualità di Presidente onorario del circolo “Il Quadrivio”, ha sottolineato l’indipendenza della giuria nella scelta del vincitore da qualsivoglia condizionamento ideologico o politico. La mostra è stata inaugurata il 7 settembre proprio dal celebre critico il quale non dimentica di sottolineare il suo affetto per Sulmona, città d’arte e cultura che ospita la rassegna da quarant’anni, negli affascinanti locali del Palazzo di Santa Chiara, ex convento oggi sede del Polo Museale diocesano. La rassegna dimostra come anche una città come Sulmona, attanagliata dalla crisi, possa farsi culla di rinnovamento creativo, di sfida e apertura a nuove forme d’arte, stili, esaltazioni materiche. Si segnala l’utilizzo di materiali curiosi, come nell’opera di Fiorentina Giannotta, Mister Karpp, in cui l’artista ha adoperato smalti e vernici industriali.
Il valore della rassegna e del Premio Sulmona consiste nel dare una notevole spinta ed incentivo per il rilancio di un approccio l’anticonvenzionale, nell’audacia di uno schiaffo artistico che richiama la mescolanza di vecchio e nuovo, la vitalità del contrasto di sacro e profano e sancisce una spesso discussa, sofferta libertà d’espressione.
Siamo nell’era digitale, di smartphone e tablet, in cui whatsapp riesce ad emozionare più di qualsiasi opera d’arte figurativa. Ma qual è stata la prima conquista dell’uomo? Quella di scrivere e dipingere, e in questo modo affermare il proprio disappunto, disprezzo o gioia al mondo spettatoriale.Ecco, la rassegna 2014 vuole essere questo: l’indignazione di chi grida con pennelli, colori e stile.
La mostra sarà aperta al pubblico fino al prossimo 4 ottobre, quando verrà celebrata la cerimonia di chiusura ed assegnati, oltre al Premio Sulmona, quello dei giornalisti e della critica.