
Lunedì 19 gennaio Napoli ha accolto il suo nuovo prefetto, stavolta una donna. La prima a ricoprire tale ruolo nel capoluogo partenopeo è Gerarda Maria Pantalone, casertana di Grazzanise, che succede a Francesco Antonio Musolino, designato invece dal Consiglio dei Ministri, nuovo capo del dipartimento dei Vigili del Fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile.
Pantalone di certo si presenta come una donna molto determinata e dalle idee chiare, infatti, come ha dichiarato, il suo obiettivo principale è quello di “promuovere la più fattiva sinergia tra le istituzioni e sollecitare il coinvolgimento della società civile per la ricerca di risposte efficaci e condivise alle più delicate situazioni che interessano la nostra comunità e per lo sviluppo del territorio”.
Il suo intento è quello di assicurare disponibilità all’ascolto e vicinanza istituzionale verso chi vive una condizione di disagio, per chi soffre la mancanza di lavoro, per chi ha paura di perderlo e per tutte le altre problematiche legate al territorio che gettano la cittadinanza in un perenne stato di incertezza e paura verso il futuro. Se le sarà consentito Pantalone visiterà tutti i comuni della provincia e non esclude la possibilità di convocare riunioni in trasferta su tematiche di interesse specifico per quei luoghi. L’idea è quella di visitare un comune alla settimana, perché come lei stessa afferma, il prefetto per sua natura sta in strada. Il nuovo prefetto insomma non ha intenzione di restare chiusa nel “palazzo del potere”, ma avvicinarsi alla popolazione e attraverso una proficua collaborazione risolvere i problemi più urgenti che affliggono la città. La sfida è dura e impegnativa, infatti tanto è il lavoro da fare in ambito di sicurezza, interna e non, lavoro e altro ancora, però Pantalone non sembra scoraggiata o spaventata e pur avvertendo un grande senso di responsabilità afferma “per ogni campano questo incarico è motivo di orgoglio e poi io amo il popolo campano e in particolare quello napoletano che considero un popolo che sa soffrire, capace di industriarsi e ricco di una vivacità ed intelligenza che va incanalata verso le cose buone”.
Insomma una ventata di entusiasmo che speriamo possa far bene a tutta Napoli e che presto possa portare i suoi buoni frutti.