[dropcap]P[/dropcap]ortici, domenica 5 maggio, festa del patrono della cittadina: San Ciro. Una festa interrotta e finita in tragedia quando, in corso Garibaldi, un balcone è crollato uccidendo tre persone – Maria Vela, 67 anni, Concetta Evangelista, 65 anni, ed Aniello Scognamiglio, 65 anni – e ferendone 14, tra cui una ragazza di 17 anni. Una frequenza di scene drammatiche che si sono susseguite sotto gli occhi di centinaia di persone. Alle 20.40, quella sera, in quella via, il tempo si è fermato. Un boato, un tonfo, il panico generale. Bambini che piangevano, donne che urlavano, la calca, persone che si rifugiavano all’interno dei negozi. [divider]Si pensava ad una sparatoria all’inizio, ad una lite furiosa, ed invece ci si è trovati dinnanzi ad una tragedia senza eguali. Noi de Linkazzato.it questa mattina ci siamo recati sul luogo del dramma ed abbiamo raccolto le testimonianze di residenti e commercianti. Il clima era surreale in corso Garibaldi, lo shock e l’incredulità dei cittadini era ancora tangibile. Molti ci hanno spiegato che il palazzo d’epoca è fatiscente e che da tempo si attendevano i lavori di manutenzione. “Servirebbero più fondi per le casse comunali, servirebbe il sostegno e l’appoggio dello Stato – ci ha raccontato una commerciante -. Portici è sconvolta. Sentiamo un profondo dolore per le vittime di questa sciagura. Quello che è accaduto domenica resterà purtroppo nelle nostre menti per sempre”. Fatalità o ci sono delle responsabilità? Questa tragedia poteva essere evitata?
Paola Di Matteo