
[dropcap]U[/dropcap]n gesto folle. Una tragedia. Ancora una. Era giovane, 25 anni, eppure non c’ha pensato due volte a commettere un gesto estremo. Si è lanciato dal ponte di via Castellino, nel quartiere Vomero-Arenella, un volo di trenta metri che l’ha ucciso sul colpo. Non aveva nulla con sè al momento del suicidio, solo il portafoglio con i documenti di riconoscimento. Non un bigliettino, non un indizio che potesse fornire una traccia agli inquirenti. Il mistero aleggia, dunque, sulle cause che hanno spinto il giovane, residente nella zona di Cappella Cangiani, a togliersi la vita: qualcuno ha ipotizzato motivi legati alla depressione in quanto pare che il ragazzo fosse in cura presso Igiene Mentale. Uno scenario purtroppo quello di lunedì mattina che non è nuovo e che ha lasciato sotto shock un’intero quartiere. Proprio pochi giorni fa, il 12 luglio, sullo stesso ponte, a poche ore di distanza, hanno deciso di farla finita un 67enne ed un 42enne – quest’ultimo versa in gravi condizioni all’ospedale Cardarelli -. Un’ escalation da brividi che ha fatto guadagnare alla struttura di via Pietro Castellino il nome di “ponte della morte”, un ponte che ormai i residenti non vogliono più. Dopo l’ultimo tragico episodio di due giorni fa, sono in tanti infatti che chiedono interventi immediati e più controlli perchè il rischio di emulazione è pericolosamente diffuso. Primo fra tutti il presidente della Municipalità Vomero-Arenella Mario Coppeto che lunedì mattina, accorso immediatamente sul luogo della tragedia, ha invocato urgenti provvedimenti dicendosi pronto a presidiare il ponte 24 ore su 24. Coppeto ha infatti chiesto un tavolo urgente sulla sicurezza in Prefettura ed il monitoraggio della zona a tutte le ore. Lo stesso pomeriggio il ponte è stato chiuso con delle transenne e presto verranno aggiunte delle reti.
“La Municipalità si è subito adoperata per presidiare e transennare il ponte – afferma il presidente del V Parlamentino, Mario Coppeto -. Oltre al problema dell’emulazione ed alle motivazioni che chiaramente sono proprie della persona che decide di commettere un atto folle, pensiamo ai residenti della zona che sono stanchi di dover assistere a scene così drammatiche, molti oramai si rifiutano di aprire le finestre di casa. Pensiamo anche alle scuole vicine, al pericolo per i passanti. Oltre alla recinsione del ponte urgono maggiori interventi in termini di sicurezza e di riqualificazione generale dell’intera struttura”.
Intervista a Mario Coppeto, Presidente della Municipalità Vomero-Arenella
Paola Di Matteo
Intervista al Presidente della Municipalità Vomero-Arenella Mario Coppeto a Radio Kiss Kiss Napoli con Linkazzato.it