[dropcap]U[/dropcap]na morte assurda, che lascia l’amaro in bocca, quella della 44enne Cristina Alongi, la povera donna che lunedì scorso è rimasta schiacciata nella sua auto a seguito della caduta di un grosso pino. La tragedia ha scatenato lo rabbia tra i residenti della zona ed i parenti che sono in cerca di chiarezza.
Da subito sono infatti partiti gli accertamenti, condotti dal Pm Giovanni Corona, sulle cause che hanno portato alla caduta dell’albero. Le indagini avrebbero portato al centro della vicenda un dirigente del Comune di Napoli, responsabile dell’Ufficio Parchi e Giardini, ed anche due avvisi di garanzia per due giardinieri del servizio Manutenzione Vomero. Stando alle ricostruzioni effettuate ad oggi, gli abitanti avevano da tempo denunciato lo stato decadente degli alberi nel parco intitolato all’ attore partenopeo Nino Taranto. Lo spazio, per ora, è stato posto sotto sequestro per accertamenti e i rilevamenti del caso. Nel frattempo il Comune si difende rendendo noto che venti giorni prima erano state già ordinate ed eseguite alcune verifiche dall’ ufficio competente che aveva accertato la sicurezza del parco. Secondo i residenti della zona, invece, l’ultimo intervento di manutenzione dei fusti risalirebbe anche a tre anni fa.
Le conclusioni per adesso non sono ancora chiare, nè tanto meno esiste un quadro definitivo che accerti eventuali responsabilità. L’unica cosa sicura è l’assurda morte di una donna che lascia un marito ed una bimba di 8 anni. Sono tanti gli interrogativi su questo dramma che restano ancora in sospeso, uno fra tutti: La caduta dell’albero poteva essere evitata?
Vincenzo Nigri