
[dropcap]C[/dropcap]osa significa essere parsimoniosi o saper risparmiare? Questo argomento è di grande attualità oggigiorno, eppure non si tratta di alcuna novità, in quanto attiene semplicemente al saper essere moderati e non solo nello spendere in termini finanziari. Molti sosterranno che, con la crisi, il poter risparmiare sia un privilegio riservato solo a pochi fortunati. Certo, se per risparmiare intendiamo solo mettere soldi da parte, ma qui nasce spontanea una domanda: Cosa fare con quello che ho accumulato, ne ho forse in eccesso?
Invece, per i più risparmiare significa ridurre i consumi al minimo indispensabile o, addirittura, arrivare ad evitare comunque di spendere. A questo punto bisogna chiedersi, ma anche darsi una risposta onesta: Di cosa ho effettivamente bisogno e cosa desidero? Quanto il desiderio supera i miei bisogni e le mie possibilità? Le richieste che mi pongo sono frutto di mie vere necessità o desidero solo tutto quello che hanno gli altri e soffro quando non posso ottenere ciò che loro hanno? Mi impegno, potendo, nel lavorare di più, oppure mi indebito per sentirmi “pari” o accettato dagli altri, o peggio, per poterli superare nel possesso? Che senso do all’ acquisto dell’ultima tecnologia, di ciò che è più trend ed attuale tra vestiti, viaggi, regali e futilità varie? Qual è il mio tenore o stile di vita, è stabile oppure accetto cambiamenti?[divider] Ecco, perché sono contraria alle frasi tipo “le 10 regole per … qualsiasi cosa”, sembra il decalogo di Mosè, non perché abbia qualcosa di sbagliato in sè, ma perché le persone che ne hanno bisogno e che vivono solo e sempre con e di regole, possono fare solo ciò che è stato detto loro, senza comprenderne, purtroppo, il senso.
Puoi risparmiare semplicemente chiedendo meno, analizzando le tue tendenze, lo stile di vita e la compatibilità e capacità di distinguere i bisogni veri da quelli superficiali e, spesso, infantili.
A questo punto proporrei le seguenti riflessioni: quanto pensi ti sia sufficiente per sentirti bene e soddisfatto? Hai qualcosa in eccesso che potresti ridurre o condividere, come ad esempio regalare mobili, vestiti, telefonini ed oggetti vari? Hai la gentilezza, la gioia e l’amore, il pensiero positivo, il saluto, il sorriso o il cibo da offrire? Sai riconoscere ciò che hai e/o ringraziare per averlo? Nulla di tutto ciò, è ovvio.
In realtà ognuno di noi possiede un determinato “tot” di abbondanza eppure si è portati a risparmiare, a conservare per gli imprevisti, si dice.
Abbiamo la tendenza all’arricchimento, all’accumulo, ma pochi prestano attenzione ad arricchire ciò che davvero scarseggia … Nonostante tutti non tendano a diventare saggi, un antico proverbio cinese sottolinea che: solo il maestro può continuare a dare, poiché la sua ricchezza è infinita e priva di limiti.
Suzana Blazevic