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Hai voluto la bicicletta? E ora pedala, sì ma con moderazione! Chi pratica ciclismo professionale, dilettantistico o amatoriale spesso lamenta problemi agli arti inferiori, le cosiddette patologie da sovraccarico. Ma come si generano? Il movimento continuo e circolare delle ginocchia ripetuto centinaia e centinaia di volte, spesso porta a squilibri nei muscoli e legamenti, soprattutto ai ciclisti amatoriali in quanto non sono seguiti nelle uscite di allenamento da preparatori. Inforcare la bicicletta per moltissime ore al giorno più del consentito talvolta può portare a scompensi anche al muscolo cardiaco.
Le patologie più frequenti degli arti inferiori dei ciclisti sono: parestesie, tendiniti e dolori muscolari. Le parestesie riguardano il piede ed è il cosiddetto formicolio alle dita. Comprimendo il piede sul pedale, i nervi plantari di destra e sinistra, rendono insensibile la zona terminale,quella innervata (nervi interdigitali) e quindi con un effetto formicolante o di bruciore (infiammazione ai metatarsi).
Tendiniti e dolori muscolari: sono patologie che interessano i tre tratti della gamba: piede, gamba e coscia. Con l’aumentare della frequenza delle pedalata i gruppi muscolari delle gambe avvertono stanchezza, bruciore e a volte crampi anche a riposo. Le tendiniti, invece, sono patologie molto più gravi, dovute anch’esse al sovraccarico che si localizzano nel muscolo tendineo; di primo acchitto si manifestano dolori tenui, ma con l’andar del tempo, col sovraccarico, si può arrivare ad una sindrome di infiammazione acuta che può portare persino all’abbandono dell’attività ciclistica.
Il ginocchio, quindi, rappresenta il tratto più risentito dal sovraccarico funzionale, ma anche posizioni biomeccaniche di alcune parti della bicicletta, come l’arretramento e l’avanzamento della posizione della sella, (responsabile della tendinite rotulea) o bassa (può portare al valginismo, una deformazione dell’arto che in fase di spinta non possiede una posizione ottimale);la regolazione delle tacchette del pedale, l’errata misura del telaio rispetto all’altezza del ciclista. Le patologie da sovraccarico del ginocchio possono correggersi con il riposo, antinfiammatori o impacchi locali; ed in taluni casi con la verifica da parte di un esperto meccanico ciclista della scelta giusta della misura del telaio, della posizione della sella e dell’effettivo utilizzo della bici con una valutazione dell’attività ciclistica da parte di un medico.