

[dropcap]P[/dropcap]ebble è uno smartwatch ideato dalla Pebble Technology di Eric Migicovsky. Un semplicissimo orologio dall’aspetto gradevole, eppure è tutto tranne che un banale accessorio. Sul lato destro ci sono i pulsanti per navigare, sul lato sinistro la retroilluminazione. Tra le sue funzioni i contapassi, la memo vocale, fotocamera, videocamera, messaggi, chiamate, notifiche ed email.
Pesa quaranta grammi ed è impermeabile fino a cinque atmosfere. In Italia non è ancora disponibile ma può essere acquistato on-line sul sito del produttore. Dunque un orologio tutto fare, un oggetto onnipotente. In America costa circa 150 dollari e sembra essere un paradosso viste le sue polifunzionalità.
Del resto, in una società cross-mediale, trans-mediale, come quella odierna, sembrava quasi assurdo pensare ancora ad un semplice swatch, rolex, o peggio, all’antico e affascinante orologio con il pendolo. Rimarrà il “cucù” probabilmente e stavolta non avviserà di ogni mezz’ora trascorsa, bensì di ogni messaggio ricevuto, di ogni cosa da fare e da dire. Questo per non farci mancare nulla. C’è solo un po’ di perplessità nel pensare a quanto effettivamente possa essere di qualità tale piccolo gioiello tecnologico; eppure non c’è dubbio sul fatto che ormai se non si è al passo con l’era digitale si è esclusi da un sistema ampio e complesso.
Un tempo si parlava del termine “futuro”; oggi invece sembra essere solo un “domani”e questo fa paura.
Francesca Saveria Cimmino