
[dropcap]E[/dropcap]nnesimo caso di violenza familiare. Questa volta è avvenuto in una provincia di Reggio Emilia durante la Pasqua: vittima un bambino di otto anni picchiato dal padre con un cavo dell’elettricità.
I Carabinieri sono intervenuti grazie alle segnalazioni dei vicini di casa che, avendo sentito le urla strazianti del bimbo oltre al rumore forte e chiaro dello schiocco delle fruste, hanno prontamente allertato gli uomini dell’ Arma. Il piccolo è stato ricoverato in ospedale e se la caverà con una prognosi giudicata guaribile in trenta giorni.[divider]
Giunti sul luogo, i militari sono stati accolti dal padre, 45 enne senegalese, che ha giustificato le urla del filgio con un litigio che sarebbe avvenuto tra la madre e il figlio, poi uscito a giocare con gli amici. Ma i Carabinieri, non credendo alla versione, sono entrati ed hanno trovato il bimbo ferito in lacrime nella vasca da bagno. I due genitori sono così stati portati in caserma per accertamenti sulla vicenda. L’uomo ha poi spiegato che ha agito in tal modo per educare il figlio. Ma a poco sono servite le sue giustificazioni. Infatti è l’uomo è stato arrestato con l’accusa di abuso di mezzi di correzione e disciplina, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. I militari hanno poi trovato nella cesta dei panni da lavare il cavo elettrico lungo un metro e largo 1,5 centimetri, utilizzato dal padre per frustare selvaggiamente il figlio.
Ancora una storia che vede protagonista un povero bambino massacrato dal genitore. Si spera che il piccolo sventurato non riporti traumi psicologici. Sono sempre di più purtroppo in Italia i casi di violenza sui minori e troppi quelli che ancora non vengono denunciati.
Vincenzo Nigri