
Torniamo a parlare di cinema, teatro e mondo dello spettacolo, ci viene facile farlo quando si nomina probabilmente il più grande di tutti, colui che alla sua figura professionale è sempre riuscito ad integrare tutte le categorie e sottocategorie del genere teatrale, stiamo parlando ovviamente del grande Luigi ( in arte “Gigi” ) Proietti, romano di nascita e di cuore.
E’ ormai noto a tutti ciò che lo scorso 2 Novembre ha colpito il povero attore, anche se definirlo solo tale sarebbe riduttivo per descrivere la sua persona, “Gigi” è stato infatti in ordine anche un comico, un doppiatore, un cabarettista, un conduttore televisivo, un regista, cantante e direttore artistico , insomma un vero e proprio “Padre fondatore” dell’Arte rappresentativa Italiana.
Si è spento inaspettatamente presso la clinica romana “Villa Margherita” proprio quella maledetta mattina, il giorno del suo ultimo compleanno, avrebbe compiuto 80 anni, ma le sue condizioni di salute erano nettamente peggiorate dal 17 ottobre quando era stato ricoverato a seguito di una grave cardiopatia che purtroppo lo tormentava da diversi anni.
Come detto però, il Maestro non va via portando con se soltanto lacrime e sconforto, ma lo fa lasciando un’eredità che solo pochi e grandi hanno saputo trasmettere con grande generosità, umiltà ed empatia, caratteristiche queste che l’hanno contraddistinto lungo l’intero percorso della sua immensa carriera. Basti ricordare infatti gli innumerevoli Film ed Opere Teatrali che lo vedono come protagonista , partendo dal 1970 con “Gli ordini sono ordini”, “Patacca” nel 1972, “Conviene far bene l’amore” nel 1975, e soprattutto il famosissimo “Febbre da Cavallo ” girato nel 1976, ma non solo, “Gigi” infatti nel 1978 assume con Sandro Merli la direzione artistica del Teatro Brancaccio di Roma, creando un suo Laboratorio di Esercitazioni Sceniche per i giovani attori che porterà poi in teatro durante gli anni ’80. In particolare questa lunga e faticata gavetta segnerà l’esordio di tanti futuri e apprezzati volti del mondo dello spettacolo: tra i quali Giorgio Tirabassi, Pino Quartullo, Gianfranco Jannuzzo, Massimo Wertmüller, Paola Tiziana Cruciani, Rodolfo Laganà, Patrizia Loreti, Silvio Vannucci, Francesca Reggiani, Stefano Ambrogi, Francesca Nunzi, Flavio Insinna, Chiara Noschese, Enrico Brignano, Nadia Rinaldi, Gabriele Cirilli, Edoardo Leo e Sveva Altieri.
Lo ritroviamo inoltre sempre nel 1976 nel film che l’ha reso più celebre anche per quanto riguarda il mondo del doppiaggio , che l’ha visto interpretare la voce di un giovane Sylvester Stallone nel famosissimo primo film di ” Rocky”.
La carriera di Gigi Proietti nel mondo del cinema però non sempre è stata fervida e felice, dal 1980 al 1990 infatti partecipa a pochissime pellicole , anche se comunque esordisce nel ruolo di conduttore televisivo guidando la quarta sfortunata edizione del varietà “Fantastico 4” (1983), diretto da Enzo Trapani.
Gigi però non si è dato mai per vinto e, nel nel 1998 ritorna al cinema interpretando il ruolo del Cardinale Mazarino nel film “Eloise”, poi la figlia di D’Artagnan, poi con il sequel di “Febbre da cavallo”, “Febbre da cavallo – La mandrakata”, diretto dal figlio di Steno, Carlo Vanzina, uscito nelle sale il 14 ottobre 2002 definito dallo stesso attore un «ritorno sul luogo del delitto». La riproposizione dello storico trasformista indebitato Mandrake, lo porta a vincere un Nastro d’Argento come miglior attore protagonista, favorendogli nel 2012 l’ingaggio da parte del direttore di doppiaggio Francesco Vairano per sostituire Gianni Musy nel doppiaggio del personaggio di Gandalf (interpretato da Ian McKellen) nella trilogia di “Lo Hobbit”.
Ma non è tutto , nel 2003 infatti, da una sua idea nasce il teatro shakespeariano Silvano Toti Globe Theatre, di cui è stato direttore e in cui ha diretto uno spettacolo (di Romeo e Giulietta) nel 2017, finalmente recitato. L’opera scelta, Edmund Kean di Raymund FitzSimons, rievoca la vita e i successi dell’omonimo attore inglese shakespeariano definito “genio e sregolatezza” da Alexandre Dumas.
Al cinema collabora sempre con i Vanzina, prima come protagonista nella commedia “Le barzellette” (2004), dove ripropone gran parte degli sketch e barzellette realizzate con successo durante le numerose ospitate televisive dagli anni 1980 a oggi, poi nel filone del “cine-cocomero”, sottogenere dei film di Natale ed infine nei poco fortunati “Un’estate al mare” e “Un’estate ai Caraibi”, usciti nelle sale rispettivamente nelle estati del 2008 e del 2009.
All’infuori del suo sodalizio con i Vanzina, al cinema lo ritroviamo nel 2011 in due pellicole: “Tutti al mare” di Matteo Cerami, remake del “Casotto” del 1977 diretto da Sergio Citti di cui fu uno degli interpreti principali, e in “Box Office 3D” Il film dei film diretto e interpretato da Ezio Greggio, nel ruolo del Mago Silenzio (parodia di Albus Silente). Nel 2012 compare come guest-star in un episodio della fiction “I Cesaroni”, per poi tornare in TV nel 2013 come interprete della fiction in due puntate “L’ultimo papa re” su Rai 1, diretta da Luca Manfredi. L’anno successivo è protagonista assoluto della fiction “Una pallottola nel cuore”, sempre trasmessa su Rai 1 in quattro puntate; in quest’ultima serie interpreta il giornalista Bruno Palmieri specializzato nella risoluzione di vecchi casi di cronaca nera rimasti irrisolti. La fiction riscuote un buon successo di pubblico, portando alla produzione di una seconda stagione, trasmessa nel 2016, anch’essa favorevolmente accolta, nonché di una terza (6 puntate) nell’autunno 2018, egli appare inoltre in un cameo nella scena finale di “Indovina chi viene a Natale?” diretto da Fausto Brizzi, per poi tornare nelle sale nel 2014 con il film di Natale “Ma tu di che segno 6?” con Massimo Boldi e Vincenzo Salemme e per la regia di Neri Parenti.
Dal 14 gennaio 2017 conduce in prima serata su Rai 1 il varietà “Cavalli di battaglia”…un ritorno alla conduzione di uno show televisivo dopo 26 anni dall’ultima esperienza con Club ’92 (nel 1991 su Rai 2). Lo show ripropone i migliori “sketch” del Maestro, oltre ai numerosi cavalli di battaglia sia suoi che dei vari ospiti che si susseguono di volta in volta durante lo spettacolo.
Da Settembre 2018 è narratore/ospite in “Ulisse – Il piacere della scoperta”, programma documentaristico di Rai 1, trasmissione alla quale dona anche la sua ultima apparizione sul grande schermo nel 2020, proprio in occasione dell’atto conclusivo del programma.
Alla sua morte, il sindaco della sua amata Roma, Virginia Raggi, ha proclamato il lutto cittadino. Alle sue esequie, un immenso corteo funebre partiva dal Campidoglio per arrivare poi al Globe Theatre di Villa Borghese, e celebrare la cerimonia laica in presenza di molti suoi colleghi e allievi commossi e straziati da questa grave perdita. Dopo la cremazione del corpo presso il cimitero Flaminio, le sue ceneri sono conservate, come da suo desiderio, nel cimitero degli Inglesi di Roma.