A poche settimane dalla messa in onda su Rai 2 della terza stagione di Mare Fuori, Serena Codato e Alessandro Orrei tornano sul palco del Teatro Totò, con NOI, Non Oltre Io, uno spettacolo scritto da Loris Avella.
Condividono con loro la scena, lo stesso Loris, Cristiana Capolino e Francesco Piccirillo. Dopo il successo delle prime due date, nel mese di dicembre, i 5 giovani attori tornano a calcare le scene napoletane il 24 e 31 gennaio, ore 21:00.
«Abbiamo messo il cuore e l’anima all’interno di questo spettacolo – racconta Serena Codato – e l’emozione che abbiamo provato nel momento in cui siamo saliti su quel palco ha ripagato ogni nostro sacrificio. Quello che si è creato tra noi attori e il pubblico è una delle sensazioni più forti che abbia mai provato e che porterò con me per il resto della vita. Il nostro obiettivo più grande è quello di portare più giovani a teatro e di trasmettere messaggi fondamentali soprattutto per i ragazzi di oggi».
Lo spettacolo
Cinque studenti di un’università di élite vengono selezionati per il progetto “Non Oltre Io” – Una settimana, sette parole chiuse in una busta intestata a ognuno di loro, il resto da elaborare.
Le parole sono tutte uguali ma loro non ne sono consapevoli. I ragazzi scelti vengono catapultati in una dimensione di isolamento rispetto al contesto universitario, ritrovandosi sempre nella stessa classe, calamitati dal mistero e dalla curiosità nei confronti di quelle buste gialle.
I personaggi
Leonardo, il “fortunato” della scuola, che si ritrova in un ambiente a lui del tutto estraneo grazie alla vincita di una borsa di studio, riesce a catturare l’attenzione della ragazza più ambita, Arianna.
Lei riesce a scardinare il muro dei suoi modi poco delicati per guardare oltre. Ma Arianna vive anche una sua battaglia interiore, costantemente allertata dalla paura di perdere i suoi affetti ed essere tradita. Riccardo, ricco e di buona famiglia nasconde segreti che vanno ben oltre l’apparenza di una vita cristallizzata e impeccabile.
Giulia, sopravvissuta a un tentativo di suicidio, vuole cambiare la sua vita assumendo modi e posizioni che non sempre la portano sulla strada giusta. Infine, Giuda ragazzo omosessuale che nel corso dei sette giorni matura l’importanza di amarsi e accettarsi, come il traguardo migliore che lui possa raggiungere.
«Così diversi ma inconsapevolmente legati tra loro – racconta Loris Avella – i ragazzi affronteranno le parole scontrandosi, unendosi, scoprendosi e distruggendosi. Perché le parole hanno un peso che loro non avevano ancora capito realmente».
Nel corso della prima serata, lo spettacolo, che affronta una serie di tematiche importanti e di grande attualità, ospita l’associazione Donatori Nati Polizia di Stato, che per l’occasione sarà presente con un corner nella hall del teatro, per sensibilizzare gli spettatori sull’importanza della donazione.
«Cerchiamo di veicolare la cultura della donazione tra i cittadini – spiega Tommaso Delli Paoli, presidente regionale dell’associazione – attraverso l’informazione e con dei veri e propri eventi di raccolta del sangue. La vita di molte persone dipende da un nostro piccolo gesto. Soprattutto dopo la pandemia il numero di donazioni ha avuto un forte abbassamento; ciò comporta che in alcuni casi anche dei semplici interventi di chirurgia primaria non possono essere effettuati.»
È possibile acquistare i biglietti su: www.clappit.com e direttamente in teatro il giorno dello spettacolo