Miami e Memphis volano alle finali di Conference dei playoff Nba. Ad Est, gli Heat campioni in carica battono i Chicago Bulls per 94-91 in gara 5 e chiudono la serie per 4-1.
I detentori del titolo devono lottare per 48 minuti per piegare la resistenza dei tori, capaci di combattere fino alla fine nonostante l’infermeria strapiena. LeBron James (23 punti, 7 rimbalzi e 8 assist) e Dwyane Wade (18 punti) firmano il successo decisivo in una sfida a due facce.
Gli Heat partono con un mortifero 10-0 e nel primo quarto arrivano a condurre anche 22-4. La strada sembra in discesa ma Chicago, senza Derrick Rose, Luol Deng e Kirk Hinrich, si rimette in carreggiata e inverte la rotta.
Un eccellente Carlos Boozer (26 punti e 14 rimbalzi), assistito da Nate Robinson (21 punti) e da Jimmy Butler (19), guida la rimonta: gli ospiti ricuciono lo strappo e mettono la freccia, portandosi addirittura sul +11 nel secondo tempo. Nel quarto periodo, però, Miami trova le energie e i canestri per riprendere il controllo del match. Chicago si arrende, fallendo allo scadere due triple per mandare la partita all’overtime: Butler e Rip Hamilton sbagliano dall’arco, mentre Marco Belinelli assiste dalla panchina. L’azzurro, poco incisivo in tutta la serie, chiude la stagione con una prova incolore: solo 3 punti in 14’09” da titolare per la guardia bolognese. Gli Heat ora possono riposare in attesa dell’epilogo dell’altra semifinale orientale. Gli Indiana Pacers sono in vantaggio per 3-1 sui New York Knicks, che stanotte devono vincere la casalinga gara 5 per evitare l’eliminazione.
Ad Ovest, invece, Memphis stacca il biglietto per la finale di Conference (per la prima volta nella sua storia), mandando in archivio la serie contro i Thunder.
Alla Chesapeake Energy Arena di Oklahoma City i Grizzlies escono vincitori con il punteggio di 84-88, portandosi definitivamente sul 4-1
L’impresa porta la firma di Zach Randolph, dominatore della serata con 28 punti e 14 rimbalzi. Nonostante abbia tirato con il 37% dal campo e con il 21,4% da 3 (3/14)) la difesa praticamente perfetta ha permesso a Memphis di portare a casa la vittoria . I Thunder si affidano ovviamente a Kevin Durant: la superstar però non è in serata e lo dimostra sparacchiando con 5/21 dal campo e per arrivare a 21 punti (con 8 rimbalzi e 6 assist) deve affidarsi ai liberi (11/15).
L’ala sbaglia i primi 6 tiri e chiude il primo tempo con un orribile 2/11: nella ripresa non riesce a raddrizzare la situazione e i vicecampioni 2012, che risentono dell’assenza dell’infortunato Russell Westbrook, vanno al tappeto. Memphis si gode l’exploit e si accomoda sul divano: stanotte va in scena gara 6 tra Golden State Warriors e San Antonio Spurs, con i texani a caccia della quarta vittoria e del biglietto per la finale di Conference.
Claudio D’Addio