[dropcap]S[/dropcap]ulla carta sembrava quasi impossibile che il Napoli potesse uscire indenne dalla sfida con i vicecampioni d’Europa del Borussia Dortmund, eppure gli azzurri sono riusciti nella colossale impresa di battere e ridimensionare la corazzata giallonera di Klopp, iscrivendosi di diritto al novero delle grandi d’Europa. Il successo dei partenopei è anche figlio degli episodi, che sono girati tutti a favore degli azzurri nel momento clou della partita, dato che l’espulsione di Weidenfeller ad un passo dell’intervallo ha pesato enormemente sull’esito del match, così come l’infortunio di Hummels, tuttavia sino a quel momento il Napoli si era dimostrato meritevole del vantaggio e superiore ai tedeschi, seppur soffrendo.[divider] Infatti Benitez è riuscito a sfruttare alla perfezione i punti deboli del Borussia, catalizzando il gioco sulle fasce, dove Grosskreutz e Schmelzer sono andati enormemente in difficoltà sulle offensive di Maggio e Zuniga e ad arginarne i punti di forza, arretrando il raggio d’azione di Hamsik, in maniera tale da limitare gli inserimenti di Mkhitaryan e costringendo Behrami ad una marcatura asfissiante, quasi ad uomo, su Reus. [divider]Insomma anche questa volta l’esperienza di Benitez ha fatto la differenza e con essa i nuovi arrivati, sempre più determinanti per le sorti partenopee. Infatti Albiol è stato autore di una prestazione maiuscola, annullando con l’aiuto di Britos i vani tentativi di Lewandowsky, e Reina ha salvato in più di un’occasione il risultato, dimostrando grande sicurezza nelle uscite e infondendo fiducia al reparto arretrato, mentre Higuain, ancora una volta cecchino infallibile, e Callejon, impressionante per resistenza fisica e intelligenza tattica, hanno fatto ammattire la difesa giallonera. [divider]Se a tutti questi fattori aggiungiamo la fantastica prodezza balistica di Insigne, allora è facile intendere i motivi del trionfo azzurro che poteva assumere contorni ancor più impressionanti, se nel finale di gara non fosse mancato quel cinismo che avrebbe risparmiato ai sessantamila del San Paolo le terribili paturnie del fine partita ed ingigantito le proporzioni del successo partenopeo ma , nel caso qualcuno l’avesse dimenticato, Benitez ci ricorda che il Napoli è ancora una squadra in costruzione con ampi margini di miglioramento. In fin dei conti il meglio deve ancora venire.
Luigi Testa