
Questa mattina a Napoli centinaia di lavoratori dei luna park, dei circhi, del settore matrimoni e ricevimenti hanno manifestato davanti alla Prefettura in piazza Plebiscito, per chiedere la ripresa delle loro attività ferme dal primo lockdown del marzo 2020. La richiesta generale non è quella di ristori e risarcimento, giudicati del tutto insufficienti, ma di una ripresa “in sicurezza” del lavoro.

Per la protesta denominata spettacolo viaggiante, un carosello con tanto di cavalli colorati ha girato senza musica nel mezzo di piazza Plebiscito. La manifestazione organizzata da ANESV aveva come obiettivo quello di porre all’attenzione delle Istituzioni e dei cittadini la drammatica condizione in cui versano, dopo più di un anno di totale chiusura, 20.000 lavoratori (di cui oltre 3.500 solo in Campania) impiegati nelle 5.000 imprese che gestiscono nel nostro Paese i parchi di divertimento sia permanenti che itineranti.
Luna Park, zoo, giostrine, circo, parchi acquatici e tematici, vivono da mesi nella drammatica condizione di totale inattività. Infatti per queste attività gli aiuti sono stati del tutto irrilevanti e non sono state previste agevolazioni fiscali.
Inoltre per queste categorie al momento non è previsto nessun guadagno e nessun ristoro. Allo stesso tempo per ci sono le scadenze economiche improcrastinabili come il pagamento delle rate dei finanziamenti bancari, degli oneri previdenziali e fiscali, delle diverse utenze e di varie tasse, dalla COSAP alla TARI.
Blocco traffico e fumogeni
Inoltre, il traffico è rimasto bloccato per una decina di minuti all’incrocio tra via Medina e piazza Municipio per la manifestazione dei riders che aderiscono allo sciopero nazionale di categoria. I manifestanti, un centinaio circa, hanno esposto uno striscione con la scritta “diritti, salario e dignità” e acceso alcuni fumogeni. Ora hanno raggiunto piazza del Plebiscito per manifestare le loro ragioni e chiedere un incontro col prefetto.

Flash Mob imprenditori del wedding davanti Reggia di Caserta
Oltre a Napoli c’è stato un flash mob dei rappresentanti del settore wedding anche a Caserta, in piazza Carlo di Borbone, esterno della Reggia Vanvitelliana. Circa 100 titolari di aziende di tutte le categorie del comparto eventi e cerimonie private, riunitesi in un gruppo denominato “Insieme per il Wedding”, si sono ritrovati a protestare, lamentando perdite di fatturato, dovute alle restrizioni legate alla pandemia, che superano in media l’80%.
Inoltre, Cira Lombardo, imprenditrice del wedding e di eventi di Torre Del Greco (Napoli), ha lamentato una perdita di fatturato del 93%
Sta in questi numeri il senso di un disastro economico; solo in Campania, il comparto impiega 250mila persone con 50mila aziende.
