

[dropcap]N[/dropcap]el 2014 c’è chi vive ancora nel passato, in quegli anni in cui le donne non dovevano lavorare, quando le donne non avevano diritti e servivano esclusivamente da “badanti” per casa, figli e consorte. In poche parole, c’è ancora chi vive nell’ignoranza. L’ennesimo episodio di puro ed illogico maschilismo si è verificato a Napoli, dove un giovane 37enne ha ferocemente malmenato, con calci e morsi, la sua fidanzata, parrucchiera di 25 anni. Il motivo? La ragazza si rifiutava di lasciare il posto di lavoro. I Carabinieri hanno rintracciato ed arrestato l’aggressore dopo una segnalazione al 112, mentre la ragazza è stata immediatamente assistita. Per la donna la prognosi è di otto giorni. [divider]Inoltre, il violento fidanzato, già noto ai militari partenopei, è stato trasferito in carcere con le pesanti accuse di tentato omicidio, sequestro di persona ed atti persecutori. Un atto solo da condannare, l’ennesimo e brutale caso di violenza sulle donne; segno che l’emancipazione femminile non è una realtà ancora concreta e sopratutto accettata. Talaltro nella situazione lavorativa in cui attualmente versa il Paese ed in particolare il Sud, imporre di lasciare un impiego senza alcuna ragione è un gesto da matti. E probabilmente si tratta, come dimostrato dai fatti, solo ed esclusivamente di pazzia maschilista.
Massimiliano Notaro