

Un ottimo Napoli, bello e propositivo, crea tantissimo ma trova la rete del pareggio solo allo scadere con Dries Mertens. Un vero e proprio peccato, per i partenopei che nonostante abbiano creato molto riescono a portare solo un punto a casa tra le mure amiche del San Paolo e devono anche a ringraziare il gol nel recupero, altrimenti a quest’ora staremmo parlando di una sconfitta: immeritata, ma pur sempre sconfitta.
Il tecnico azzurro Carlo Ancelotti, alla fine davanti ha scelto il polacco Milik e ha lasciato fuori inizialmente Mertens, Di Francesco invece ha rilanciato Juan Jesus in difesa al fianco di Manolas ed ha deciso di rinunciare inizialmente a Florenzi. Assorbito il ritardo iniziale di 7 minuti per un guasto al sistema Var, il Napoli ha iniziato anche a macinare gioco, costringendo spesso e volentieri la Roma a doversi compattare per difendersi negli ultimi 25-30 metri di campo. Lo spagnolo Fabian Ruiz è scintillante, così tanto che al 7′ semina il panico nell’aria giallorossa saltando tutti, ma Insigne sbaglia praticamente un calcio di rigore quasi fatto. Al 14′ è la Roma a passare in vantaggio un po’ a sorpresa: infatti, è Under a regalare l’assist decisivo ad El Shaarawy, che insacca con l’ausilio del palo. Poi è il Napoli che torna a creare occasioni su occasioni con Milik (fucilata da fuori parata e colpo di testa fuori di poco), Hamsik (tiro sullo scarico di Fabian Ruiz, ancora bene Olsen) e Lorenzo Insigne (tiro da fuori di poco al lato). Paradossalmente, però, ad andare più vicina al gol è ancora la Roma al 35′, con Dzeko che prima salta Ospina su invenzione di Under e poi di sinistro centra la porta a girare, ma sulla riga è Albiol di testa ad evitare il 2-0.
Nella ripresa la Roma cambia e passa al 4-3-3, ma la sostanza non cambia in quanto gli azzurri sono costantemente proiettati negli ultimi 30 metri di campo della squadra giallorossa. Dopo appena venti secondi di gioco è Olsen a salvare su traversone di Callejon, evitando che la palla arrivi a centro area a Milik, da solo a porta vuota. Poi arrivano occasioni in serie per Insigne e Callejon.E la Roma? È tutta lì, raggomitolata su se stessa, a difesa del vantaggio preziosissimo e pronta eventualmente a colpire in contropiede. Al 36′ il San Paolo vibra, ma il gol di Mertens (splendido l’assist in verticale di Allan) è annullato per fuorigioco. Ma il folletto belga trova la fiammata giusta in extremis, al 45′, con un piatto che insacca il pari a ridosso della linea di porta. Finisce così, con un pari meritato da parte dei padroni di casa e un punto prezioso per gli ospiti.
Alla fine, a condannare il Napoli poteva essere l’unica grande distrazione di tutta la gara, dopo nemmeno 15′ di gioco. Poi, dopo questa distrazione, i partenopei hanno dominato in lungo e in largo per il resto della partita, basti pensare ai numeri finali, con i padroni di casa che dominano in ogni statistica: gli angoli (17-3), il possesso palla (62-37%), i tiri (26-8) e i cross (47-7). Insomma, alla fine per la Roma resta l’amaro in bocca di vedersi raggiunta proprio quando pensava di aver portato a casa una vittoria fondamentale e per il Napoli la gioia di non perdere una partita che non avrebbe meritato di perdere. Probabilmente, a far festa, a conti fatti è soprattutto la Juve, che porta a sei i punti di vantaggio sullo stesso Napoli. Per la Roma, invece, un punto che fa classifica, in attesa della trasferta di Firenze.