[dropcap]M[/dropcap]aledetti assassini! Ancora un lutto, ancora una morte per tumore. Nessuno si salva, nessuno. In ogni famiglia, vicinissimi a tutti noi, tra gli amici, non si riesce a finir di piangere, una persona cara che ci viene strappata che subito un’ altra ne prende il posto. L’Area Nord di Napoli, Scampia, Secondigliano, sono quelle più colpite. Perchè questo? Perchè questo genocidio? La mia preoccupazione, il mio sconforto, non è per noi stessi, quelli ormai anziani, ma per i nostri figli che hanno respirato fin dalla nascita quest’ aria infettata dai fumi tossici, che hanno calpestato questo terreno in cui si nasconde di tutto. Una cara amica, con cui ho condiviso trentacinque anni di vita porta a porta, di gioie, dolori, speranze ci ha lasciato, ancora per un tumore, questa volta all’intestino, dopo altri che se ne sono andati per cancro ai polmoni, al seno, all’utero, alla mammella.
Tutta una classe politica, tutta quella che doveva assicurarci la vita deve essere posta sotto accusa. Infingarda, ignorante, irresponsabile, dedita solo ad ingrassarsi, deve pagare per il delitto che ha commesso, quello che da troppi anni ha perpetrato sulla pelle della gente, la nostra gente, per questa spada di Damocle che ci sovrasta, pronta a cadere al primo soffio di vento. Invito e sollecito i miei amici giornalisti, le associazioni di cittadinanza attiva, i miei disabili a far sentire alta la propria voce, a denunciare i casi di cui sono a conoscenza, di avviare un’inchiesta seria, professionale, perchè sia fatta luce sui veleni che da troppi anni siamo costretti a sorbire a nostra insaputa.
Maria, da sempre dedita al volontariato, da sempre al suo posto come docente per i ragazzi difficili, come interprete della più pura solidarietà cristiana, ci ha lasciato, ed io piango per lei e per tutti quelli che l’ hanno preceduta e la seguiranno sulla strada del nuovo martirio, dell’olocausto che nessuno ricorderà. Esorto anche la Municipalità a farsi carico di questo problema. La Settima e l’ Ottava insieme perchè ci sia una vera partecipazione alla problematica che da troppo tempo ci affligge. Ora è tempo di dire BASTA per i nostri figli e per i figli dei nostri figli. I nostri morti hanno il diritto di riposare in pace.
Domenico Di Renzo