
Napoli?s Lorenzo Insigne jubilates after scoring the goal during the UEFA Champions League group C soccer match SSC Napoli vs Liverpool FC at San Paolo stadium in Naples, Italy, 03 October 2018. ANSA/CESARE ABBATE

Vittoria importantissima per il Napoli di Carlo Ancelotti che allo stadio San Paolo di Fuorigrotta, ha battuto 1-0 il Liverpool nella seconda giornata del gruppo C di Champions League. Gli azzurri hanno trovato la giocata da tre punti al 90′ con la scivolata vincente all’ultimo respiro di Lorenzo Insigne su assist di José Maria Callejon, capitalizzando all’ultimo una partita giocata all’attacco. Solo le parate di Alisson e la traversa colpita da Mertens all’82’ avevano tenuto in partita il Liverpool.
La copertina dello stadio San Paolo è tutta per Lorenzo Insigne, dal gol alla corsa verso la curva, dal bacio alla maglia fino alla fascia da capitano ereditata da Marek Hamsik. Dunque, dopo alcune critiche ricevute in campionato, lo scugnizzo di Frattamaggiore che era l’uomo più atteso della serata, si prende la sua rivincita regalando una vittoria fondamentale alla sua squadra e riaccendendone il cammino europeo che sembrava già compromesso dopo lo 0 a 0 di Belgrado contro la Stella Rossa.
Lo strapotere offensivo dei Reds di Klopp è stato arginato dall’acume tattico di Ancelotti e dalla grande voglia di lottare dei suoi ragazzi, molto abili nell’applicare alla perfezione la strategia studiata dal tecnico di Reggiolo. La forza devastante del Liverpool, al San Paolo non si è vista, in quanto è stata ben presto frenata dal 4-4-2 di Ancelotti camuffato a 3-5-2 con Callejon chiamato più del solito a solcare la fascia destra nel tentativo di chiudere spazio e tempo a Mané, e Fabian Ruiz a fare lo stesso dall’altra parte con l’aiuto di Mario Rui. Al resto hanno pensato i muscoli di Allan, ringhioso su ogni pallone vagante e Hamsik, mai così preciso e in partita come in questa occasione.
Il predominio tattico dei partenopei ha spento gli inglesi che hanno accettato un ruolo di secondo piano con la consapevolezza di potersi accontentare di un punto visto il dramma napoletano messo in scena a Belgrado. Una tattica rinunciataria che stava per funzionare se è vero che nella ripresa è stato Ancelotti a dover calare le proprie carte per primo per strappare i tre punti sul campo, cercando di concretizzare una supremazia territoriale netta ma poco incisiva negli ultimi metri. Infatti,nella ripresa il Napoli ha saputo costruire passo dopo passo e minuto dopo minuto l’azione della vittoria, andando in doppia cifra di conclusioni verso la porta ma trovando prima Alisson, insuperabile su Milik e Ruiz, poi la traversa clamorosa sfondata da Mertens a botta sicura sull’ottimo cross di Mario Rui. Il tutto concedendo al Liverpool solo la possibilità di spaventare Ospina, prima dell’apoteosi all’ultimo minuto regolamentare sull’asse Callejon-Insigne: assist al bacio dello spagnolo e stirata vincente dello scugnizzo. Tutto il resto è storia.