
Il Napoli di Carlo Ancelotti ha travolto l’Inter allo stadio San Paolo con il risultato netto di 4 a 1 e costringe Luciano Spalletti a guadagnarsi la Champions League negli ultimi 90 minuti. Sarà una partita di fuoco per i nerazzurri domenica prossima a San Siro contro l’Empoli, che ha disperato bisogno di punti per salvarsi.

Sorride invece il tecnico di Reggiolo che ha centrato la quarta vittoria consecutiva e si è avvicinato sempre più agli 80 punti (ora è a 79), l’obiettivo che si era prefissato per questo finale di stagione. Nella notte che ha consacrato lo spagnolo Fabian Ruiz (super doppietta) e confermato le enormi qualità del polacco Piotr Zielinski, il più festeggiato dal San Paolo di Fuorigrotta è l’idolo Dries Mertens, che è salito sul podio dei marcatori della storia del Napoli a 108 reti agganciando Attila Sallustro (davanti solo Maradona a 115 e Hamsik a 123).
Con Mauro Icardi che parte dalla panchina, l’Inter ha provato un approccio propositivo nella notte partenopea anche se fin dall’inizio si è capito che il Napoli non ha nessuna voglia di fare da sparring partner. In primis perché Ancelotti vuole superare gli 80 punti in classifica, secondo perché negli occhi degli azzurri si legge la voglia di vendicare la sconfitta e le polemiche della gara d’andata. Mertens grazia in avvio Handanovic, fresco vincitore del premio di miglior portiere del campionato. Lo stesso fa Milik poco dopo, con un sinistro che non inquadra la porta. I nerazzurri fraseggiano bene ma non riescono ad affondare e quando gli azzurri alzano i giri, il primo tempo inizia a cambiare faccia. Un errore in uscita di Asamoah dà il via all’azione del vantaggio, firmato con un bolide dal limite da Zielinski. Da quel momento in poi la squadra allenata da Luciano Spalletti va in difficoltà e fatica ad eludere il pressing alto degli azzurri e rischia più volte di prendere il secondo goal, soprattutto dallo spagnolo Jose Maria Callejon.
Nella ripresa il tecnico nerazzurro ha provato a cambiare le carte in tavola con l’inserimento dell’argentino Icardi al posto di Politano e il passaggio al 3-5-2 con Perisic a destra e Asamoah a sinistra a tutta fascia e D’Ambrosio nel terzetto difensivo con Skriniar e Miranda. In questa fase della gara, la squadra milanese è riuscita a tenere sotto pressione il Napoli per diversi minuti, ma, come già successo nel primo tempo, quando gli azzurri hanno iniziato a cambiare marcia fanno male. Sull’asse Callejon–Mertens arriva il raddoppio di testa del folletto belga, mentre la partita la chiude invece Fabian Ruiz, con una stupenda doppietta: prima è bravo a depositare in rete l’assist comodo comodo di Malcuit e poi a fulminare di sinistro Handanovic.
Il San Paolo applaude tutti e regala una standing ovation a Mertens e Koulibaly, il difensore autore di un prodigioso salvataggio sulla linea a portiere battuto salterà il Bologna insieme con Allan.