
La corsa al secondo posto diventa sempre più avvincente. Le due squadre che si contendono la seconda piazza sono Roma e Napoli, rispettivamente a quota 72 e 70 punti in classifica. Se la squadra partenopea riuscisse ad effettuare il sorpasso ai danni degli uomini di Luciano Spalletti, riuscirebbe ad ottenere la qualificazione diretta alla prossima edizione della Champions League, senza passare dai preliminare, che porterebbe nelle casse del club almeno 30 milioni di euro. La squadra di Maurizio Sarri nel finale di campionato dovrà giocare ben 4 partite su 6 in trasferta, quindi le chances di rimonta si giocheranno fuori casa, dove gli azzurri hanno un ottimo rollino di marcia in questa stagione.
Lontano dal San Paolo gli azzurri hanno collezionato dieci vittorie, addirittura sei consecutive nelle ultime gare. Se si dovesse battere il Sassuolo ci sarà un ulteriore record da aggiungere ai tanti già collezionati dal tecnico Maurizio Sarri. Dalla sfida con il Milan in poi il Napoli ha sempre vinto. Si parlava tanto al termine del girone di andata della pericolosità degli scontri diretti esterni. Ebbene, i partenopei hanno smentito tutti facendo davvero degli ottimi risultati. Sono crollati sotto i colpi di Hamsik e compagni i rossoneri, il Bologna, il Chievo, la Roma, l’Empoli e la Lazio. Domenica si va nuovamente in trasferta, a Sassuolo, quadra dove milita l’ex capitano azzurro Paolo Cannavaro e i neroverdi vorranno fare bella figura e provare a conquistare i tre punti.
In questo turno di campionato, infatti, si torna a giocare in trasferta dopo aver asfaltato in casa l’Udinese con il secco risultato di 3-0. Domani nel luch match delle ore 12,30 il Napoli sarà di scena al Mapei Stadium contro il Sassuolo, arbitrerà Damato di Barletta e gli assistenti saranno Barbirati e Posado, IV uomo Paganessi, addizionali Orsato e Pinzani.
Il tecnico toscano del Napoli, nella consueta conferenza stampa prima del match, fa un’analisi della gara e commenta lo stato di forma della sua squadra: “Giochiamo contro una squadra forte, una società forte. Quest’anno ha pagato la prima esperienza europea, ha avuto un numero incredibile di infortuni e non s’è ripetuta, ma nella gara singola è pericolosissima. Noi dobbiamo curare meglio i particolari a livello individuale e collettivo. Come personalità nel gestire le partite, manca ancora un po’ di sicurezza. Siamo cresciuti come anima e cuore, lotta per raggiungere l’obiettivo. Aspetti che ci fanno essere leggermente positivi”.