Napoli – Si spara ancora, e le modalità intimidatorie sono sempre le stesse.
Le chiamano “stese”, ovvero spari all’impazzata in aria o contro esercizi commerciali con armi da fuoco di diverso calibro. Questa notte intorno alle 2 una volante della Polizia ha intercettato un “branco” di circa 10 scooter ognuno dei quali trasportava 2 persone, in via Acquarola vicino Miano. Circa 18 I colpi esplosi complessivamente in aria e contro 2 esercizi commerciali, un bar ed un negozio chiuso da tempo. Mitragliette semiautomatiche e pistole di calibro 9 x 21 sono le armi maggiormente utilizzate durante questi raid notturni. Nell’ultima notte si è sparato anche a Capodimonte dove i carabinieri hanno ritrovato a terra 8 bossoli di una calibro 21, di cui un paio conficcati in un portone. Episodi come quello di stanotte sono ormai all’ordine del giorno ed è chiaro come vengano utilizzati dai protagonisti per far valere la loro supremazia in quartieri esterni a quelli di loro appartenenza, in un regime di terrore e terrorismo psicologico in cui i cittadini – uniche vittime – sono costretti a vivere.
Il sindaco De Magistris non può intervenire sulle modailtà di organizzazione delle forze dell’ordine in città, essendo questo un compito prettamente del Ministero degli Interni; il Ministro Alfano ad oggi si è limitato esclusivamente ad una dislocazione di alcuni militari nelle zone più sensibili ed a rischio, sortendo effetto alcuno se non quello di mettere in ridicolo i giovani protagonisti in divisa, che non riescono neanche ad ottemperare al compito di deterrente per coloro che rappresentano, in città, delle vere e proprie mine vaganti.
di Claudio Menna © RIPRODUZIONE RISERVATA.
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