Domenica 10 dicembre alle ore 12:00, nella Sala Cinese della Reggia di Portici si è tenuto il “Concerto per la Reggia”. Protagonisti due Cori universitari che si sono esibiti di fronte ad una affollata platea in una cornice unica. I padroni di casa, il Coro AMA del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, diretto da Riccardo Motti, hanno ospitato il Coro dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, diretto da Carlo Forni.
Il concerto ha avuto inizio con il Coro AMA che ha cantato, dal proprio repertorio, cinque brani, classici e di ispirazione sacra ed un fuori programma in onore di Wolfgang Amadeus Mozart. Caratteristica peculiare e distintiva del Coro AMA, attivo dal 2009, è quella di non far mancare nei programmi dei concerti brani che esaltino la natura, i suoi elementi e i suoi prodotti: flora, fauna, cibo, vino, nuvole, ecc.
A seguire, l’esibizione del Coro Polifonico dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” con sei brani del proprio repertorio tra cui “Stars”, con l’ausilio di strumenti musicali speciali: bicchieri di cristallo variamente riempiti di acqua e lambiti sul bordo con le dita; “Plaudite manibus” con accompagnamento del battito delle mani e dei piedi a ritmo cadenzato e “Radio Ga Ga” che ha coinvolto la platea. Ulteriori due brani eseguiti da entrambi i Cori hanno concluso il Concerto a cui ha collaborato il pianista Lorenzo Traverso.
Il Coro Polifonico Vanvitelli, attivo dal 2011 si esibisce in occasioni accademiche e in concerti di beneficenza, in collaborazione con associazioni impegnate nel territorio. Aderisce al Coordinamento Nazionale dei Cori Universitari ed ha partecipato alla rassegna UNInCANTO nel 2016 e 2018, nel 2022 al Festival Cantus Angeli a Salerno e nel 2023 a Università canta a Bergamo e Brescia., oltre a numerose partecipazioni ad altri eventi. Recentemente promuove il progetto “Coro a Coro” con l’obiettivo di favorire il confronto e lo scambio di esperienze con altre realtà musicali operanti nelle Università e nel territorio. Il formato prevede l’esibizione congiunta di cori o gruppi musicali, con possibili pezzi in comune, nelle strutture di appartenenza di entrambi i gruppi, per promuovere un reciproco arricchimento culturale e musicale.