[dropcap]E[/dropcap]’ piena primavera, periodo di arte, di cultura, di mostre. Per la prima volta nella Capitale, l’arte contemporanea approda al Foro Romano ed al Palatino. Infatti, saranno mostrati capolavori appositamente realizzati da maestri dell’arte povera come Kounellis, Pistoletto, Paolini, ma anche dai maggiori esponenti della transavanguardia tra cui Paladino, da figure come Parmiggiani, Longobardi, Albanese, Beecroft fino ai grandi fotografi come Jodice e Biasiucci. Artisti, questi, capaci di ridisegnare l’immaginario archeologico, spesso evocando l’effetto delle rovine e dei reperti. Da domani fino al 29 settembre 2013, sarà dunque presentata la mostra “Post-classici. La ripresa dell’antico nell’arte contemporanea italiana”, dedicata ai rapporti tra la produzione artistica moderna e l’antichità. [divider]Presenti le creazioni di 17 artisti che si ispirano al dialogo con i luoghi della classicità, intesa come fonte di bellezza, armonia, perfezione, misura, e sapienza, reinterpretati così in chiave contemporanea. Il curatore Vincenzo Trione ha infatti invitato a partecipare artisti di diverse generazioni. Sempre a Roma, si celebrerà una rassegna che sostiene i reperti recuperati negli ultimi decenni dalle Forze dell’Ordine e quelli che nei musei richiamano migliaia di turisti. L’evento “Capolavori dell’archeologia: Recuperi, ritrovamenti, confronti”, a Castel Sant’Angelo fino al 5 novembre 2013, vedrà tra le opere esposte, il magnifico Apollino Milani del Museo Archeologico di Firenze, eccezionalmente ricongiunto alla sua testa, il famoso vaso di Eufronio, restituito dal Metropolitan Museum, il sarcofago della fanciulla di Grottarossa (II sec. d.C.), rinvenuto inviolato, e le meravigliose decorazioni parietali dell’area pompeiana. [divider]Mentre a Firenze, fino al 15 settembre 2013, presso Palazzo Pitti, ci saranno le suggestioni del sogno nella Rinascenza con capolavori di Raffaello, Correggio, Lorenzo Lotto, Bosch, Ghirlandaio e molti altri importanti artisti che si racconteranno attraverso “Il sogno nel Rinascimento”, tema che ebbe grande rilievo nella mitologia antica e nella cultura del ‘500. Varie le sezioni in cui si articolerà la mostra, iniziando dalle tante derivazioni plastiche e pittoriche tratte dalla Notte che Michelangelo scolpì nella Sagrestia Nuova, per il monumento funebre in memoria a Giuliano de’ Medici. Si proseguirà con le opere legate al sonno, da quelle letterarie come la celebre Hypnerotomachia Poliphili di Francesco Colonna, al Sogno del cavaliere di Raffaello della National Gallery di Londra o il dipinto con Venere e Amore addormentati del Correggio (dal Louvre).
Bruna Di Matteo