
Non ce l’ha fatta Alfredo Famoso, il tassista di 68 anni aggredito domenica sera a Milano. I medici dell’ospedale Niguarda hanno dichiarato il decesso dell’uomo intorno alle 20.15, dopo un monitoraggio per l’accertamento della morte cerebrale iniziato nel primo pomeriggio. Famoso era stato aggredito in via Morgagni 40 da Davide Guglielmo Righi, un consulente informatico di 48 anni colpevole di aver colpito il tassista con una confezione d’acqua sul volto durante una lite. Il motivo del litigio? La precedenza negata a Righi ed alla sua compagna, incinta di otto mesi, sulle strisce pedonali dal taxi di Famoso. La situazione per Righi che, dopo aver aggredito l’uomo ha fatto di tutto per depistare la polizia fornendo un numero di cellulare ed un indirizzo di residenza errati, si complica. Fino a ieri era accusato di tentato omicidio, ma ora la sua posizione si è aggravata e sarà interrogato questa mattina nel carcere di San Vittore dal Gip Gianfranco Criscione, al fine di prendere una decisione sulla convalida del fermo. La città di Milano, per stringersi attorno alla famiglia del deceduto, ha indetto per oggi una giornata di lutto cittadino. Il sindaco Pisapia, infatti, si è detto amareggiato da una morte provocata da un gesto assurdo ed incomprensibile. Tanta la tristezza per la perdita di un uomo che stava semplicemente facendo il suo lavoro: il figlio Federico non riesce a mangiare e a dormire, incapace di vivere senza il padre in casa e pentito di non essere stato al suo fianco domenica sera per proteggerlo.[divider]Se vuoi ascoltare l’articolo letto dalle nostre redattrici clicca qui