[dropcap]Il[/dropcap] farmaco pridopidine ha confermato la sua efficacia nel trattamento della Corea di Huntington. Stando a quanto si legge sulla rivista Neurology, i dati ottenuti dalla sperimentazione multicentrica condotta in Europa, Usa e Canada, hanno messo in risalto le capacità dell’Huntexil nel combattere questa difficile patologia.
La ricerca è stata coordinata per l’Italia dal Centro di Neurogenetica e Malattie Rare dell’IRCCS Neuromed di Pozzilli. Il centro italiano aveva reclutato in questa sperimentazione 43 pazienti trattati col farmaco i quali hanno subito denotato un profilo di tollerabilità molto alto dopo un trattamento della dorata di oltre un anno. Oltre alla tollerabilità, il pridopidine è riuscito a far ottenere ai pazienti punteggi sulla funzione motoria (Total Motor Score), punteggio che ha la funzione di descrive il grado di alterazione dei movimenti dei pazienti affetti dalla Corea sull’equilibrio (e il numero di cadute dei pazienti) e sull’irritabilità.
La tollerabilità del farmaco è stata testata ad oggi su un totale di 700 pazienti, ma l’uso di Huntexil non è ancora stato approvato dalla Food and Drug Administration e dall’Agenzia Europea del Farmaco per la commercializzazione. Fda ed Ema richiedono ora la realizzazione di un ulteriore sperimentazione che dia la conferma definitiva dell’efficacia del farmaco, attualmente prodotto dall’israeliana TEVA Pharmaceutical.
Vincenzo Nigri