[dropcap]”K[/dropcap]aze Tachinu”, è il titolo giapponese di Si alza il vento, l’ultimo film del grande autore della storia del cinema d’animazione nipponica Hayao Miyazaki, presentato alla Mostra d’Arte cinematografica di Venezia 2013. È stato proprio in quell’occasione che il noto regista 72enne, soprannominato “il re delle anime”, ha dichiarato di volersi ritirare, parzialmente, dalla carriera cinematografica. Continuerà a produrre e scrivere ma non dirigerà più prodotti filmici. L’ultimo (capo)lavoro fa il pienone al botteghino: l’opera segna incassi di oltre i 10 miliardi di yen (75 milioni di euro) su 8,1 milioni di spettatori totali. Ma non è solo The Wind Rises ad esser visto: vanno a ruba anche i vecchi film, da Ponyo a Il mio vicino Totoro. In Italia Si alza il vento uscirà da Lucky Red nella prossima stagione.
Il titolo prende spunto da un verso di Paul Valèry (“Le vent se lève, il faut tenter de vivre”), utilizzato da Tatsuo Hori, scrittore giapponese degli anni ’50.
Nel film Miyazaki racconta la storia di Jiro Horikoshi, un ragazzo di campagna che sogna di diventare un grande progettista aeronautico seguendo le imprese del suo mito italiano, l’ingegnere Giovanni Caproni.
Kaze Tachinu dunque non è solo l’applauditissimo lavoro della 70^ edizione della Mostra, bensì l’ultimo piccolo omaggio, tra sogni e realtà, che l’autore ha regalato e firmato e che, inevitabilmente, ha conquistato tutti i suoi fans.
Francesca Saveria Cimmino