
Sono passati quasi due anni dal 15 febbraio e dal 21 maggio 2013 giorni in cui venne rapinata una delle gioiellerie più famose del quadrilatero milanese, la Franck Muller, in via della Spiga. Sono stati anni di ricerche, molto difficili, per trovare i colpevoli delle rapine. Durante le rapine, avvenute a volto coperto, i ladri hanno usato bastoni e bottiglie incendiarie. Il bottino è stato di orologi e gioielli, ma ciò che ha attirato maggiormente l’attenzione è il fatto che hanno colpito allo stomaco, con violenza, un cliente provocandogli lesioni e anche a un uomo della sorveglianza. Le telecamere a circuito chiuso presenti nella zona hanno ripreso i loro volti mentre facevano dei sopraluoghi nei giorni precedenti alle rapine. Inoltre, i guanti e i passamontagna lasciati da loro per strada sono stati sottoposti all’esame del dna. La polizia e i Carabinieri di Milano hanno divulgato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip Luigi Gargiulo.
L’indagine, svolta dai pm Enrico Pavone e Francesca Celle, è arrivata ad identificare i colpevoli. Si tratta di sette autori e, più precisamente, sette uomini provenienti dalla Romania tra i 20 e i 25 anni. I ragazzi colpevoli provengono tutti dall’orfanotrofio di Piatra Neamt, nel nord del paese straniero. I ladri agivano in tutta Europa. Dopo Milano è stata la volta del negozio Vacheron Constantin a Parigi (nell‘ottobre 2013 per un bottino pari a un milione di euro), poi di Bruxelles, di Firenze fino ad arrivare a Londra. Alla fine di ogni colpo tornavano in Romania, proprio da dove pianificavano il tutto prima di partire. Il loro obiettivo era quello di effettuare la rapina in meno di un minuto. Gli inquirenti italiani hanno definito i loro colpi come due delle rapine più clamorose degli ultimi tempi. I sette autori dei furti dovranno rispondere di rapina aggravata, lesioni gravissime e porto di armi incendiarie.