[dropcap]C[/dropcap]urare insieme e sempre meglio le persone colpite da un tumore: è questo il proposito finale del convegno formativo in programma l’11 aprile 2013 all’Asl di Milano, al quale parteciperanno oncologi, medici di base e medici di continuità assistenziale. Un meeting per fare rete e migliorare la comprensione delle problematiche di chi si trova a fronteggiare la sfida più importante e difficile per la propria vita, quella della lotta contro il cancro. Dalle richieste dei malati oncologici che sollecitano il miglioramento e l’integrazione del modello assistenziale tra specialisti e medici di famiglia, nasce la necessità di una sempre maggiore collaborazione che Asl, Lega italiana per la lotta contro i tumori e associazione Progetto oncologia Umana dell’ospedale Fatebenefratelli hanno voluto tradurre in questo convegno. [divider]I temi affrontati saranno molteplici: conoscere meglio gli effetti collaterali dei farmaci oncologici e della radioterapia specifica delle principali forme neoplastiche; sapere assistere correttamente i degenti in terapia per ridurre al minimo tali effetti indesiderati, in stretta collaborazione con la rete delle strutture specialistiche ospedaliere; fornire anche informazioni corrette ai pazienti ed ai loro familiari per aumentare il loro empowerment. I partecipanti a questo evento formativo alla fine della giornata sapranno operare su queste principali aree tematiche dell’ambito oncologico, con nuovi e più aggiornati mezzi conoscitivi. Come ha dichiarato in una nota Franca Fossati-Bellani, presidente Lilt Milano:
Questa iniziativa condivisa con Asl e associazione Progetto Umana dell’ospedale Fatebenefratelli si integra appieno con le tradizionali e consolidate attivita’ di Lilt rivolte soprattutto alla prevenzione dei tumori, all’assistenza dei malati a alla formazione del volontariato in ambito oncologico. Rispetto ad altre iniziative formative gia’ realizzate in passato, questo incontro con i medici di medicina generale e i successivi non vogliono avere una funzione puramente didattica, ma intendono porsi come momento di confronto e di collaborazione per la gestione del malato oncologico durante il percorso di cura e dopo la loro conclusione con i referenti delle strutture specialistiche
Bruna Di Matteo