
Milano continua ad essere lo scenario di episodi di violenza. Questa volta il protagonista è uno studente, Stefano, di 25 anni. Dopo la solita serata passata con gli amici, il ragazzo è tornato a casa alle 5.30 del mattino e, una volta parcheggiata la sua macchina, è sceso per recarsi al cancello dell’abitazione, nella periferia Ovest di Milano. Sceso dall’automobile, però, alle sue spalle si è materializzato un uomo con il viso coperto da una sciarpa che gli ha buttato addosso del liquido corrosivo per poi darsi alla fuga. Il ragazzo, ovviamente, non è riuscito a reagire in preda al dolore e all’incredulità. Purtroppo nella zona non erano presenti nè telecamere di sicurezza nè testimoni. Stefano è uno studente di Economia all’Università Bicocca ed è un ragazzo senza precedenti. Dopo il fatto, ha subito citofonato a casa dei genitori, svegliandoli di soprassalto ed urlando al citofono “Brucio! Mi brucia la faccia!”. Non c’era tempo per chiamare i soccorsi, così si sono messi in macchina ed hanno percorso i 9 km che li separavano dal Fatebenefratelli. Qui il giovane è stato visitato ed ha riportato ustioni di 2° e 3° sulle mani e sul volto.
Non è in pericolo di vita, ma rischia di perdere la vista, sarà necessario un intervento chirurgico per scongiurare questo rischio. Trovare l’aggressore sembra essere impossibile, ma la polizia ha iniziato le indagini. Si ipotizza che sia una conoscenza del ragazzo e non uno squilibrato, ma Stefano afferma di non conoscere nessuno che potrebbe fargli una cosa del genere e di non aver mai ricevuto minacce. Per quanto riguarda il liquido corrosivo, non si ha la certezza di cosa sia tale sostanza. Sicuramente non si tratta di acido, forse era olio bollente. Stefano se la caverà con 21 giorni di prognosi riservata. Nonostante la difficoltà, la polizia farà il possibile per trovare il responsabile dell’accaduto, ma ciò che colpisce è il fatto che ora un ragazzo non sia neppure libero di uscire di casa per una serata in compagnia perché poi rischia la vita proprio a due passi da casa.