[dropcap]P[/dropcap]er suscitare pietà e spingere all’elemosina i mendicanti se ne inventano davvero di tutti i colori: dal mostrare deformità fisiche fino all’ostentazione gratuita di pargoli in tenera età in precarie condizioni igieniche. Ma questa volta a Roma si è superato il limite. Gli agenti della Protezione Animali sono intervenuti a Fontana di Trevi, nel cuore della “Città Eterna”, dove da diversi giorni una donna effettuava l’accattonaggio ostentando due piccoli pappagallini ondulati. Ennesima operazione, questa, delle Guardie Zoofile dell’Enpa di Roma, contro lo sfruttamento di animali per l’elemosina . Successivamente al sequestro degli animaletti, questi sono stati sottoposti a visite veterinarie, durante le quali è emersa l’agghiacciante verità: la recisione delle penne remiganti per impedirne il volo. Gli agenti hanno così querelato la donna all’Autorità Giudiziaria per il reato di maltrattamento di animali che prevede fino a 18 mesi di reclusione. Inoltre, la pratica dell’accattonaggio con animali nel Comune di Roma è vietata dal 1997 da un’ordinanza sindacale divieto poi recepito dal regolamento comunale a tutela degli animali approvato nel 2005. In una nota dell’Enpa si legge :
I poveri animali vengono usati per intenerire i passanti, che inconsapevoli di alimentare uno sfruttamento, lasciano la moneta all’aguzzino di turno. Gli animali, spesso cuccioli di cane e gatto ma anche uccelli, una volta non più funzionali all’accattonaggio, hanno anche un futuro incerto, per questo l’Enpa rivolge un appello ai cittadini affinché non contribuiscano a questa pratica illegale lasciando denaro
I pappagalli mutilati sono ora al sicuro, sotto la tutela dell’Enpa di Roma. Una triste e vergognosa realtà che non si verifica solo a Roma, ma nelle città di tutta la Penisola. [divider]Tale circostanza suscita riflessioni su un fenomeno che sta prendendo sempre più piede: chiedere l’elemosina sta diventando una sorta di “teatrino” degli orrori, i “poveri” ostentano malattie, menomazioni,amputazioni e situazioni umane al limite della dignità. Ma hanno davvero bisogno di soldi per curarsi? O è finzione? Ormai chi non ha mai visto un indigente zoppicare oppure sorreggersi con un bastone ed esibire numerosi denti d’oro in bocca? In alcuni casi, addirittura, alcuni mendicanti che suonano nelle metropolitane, sono stati visti girare in macchinoni molto costosi o telefonare con cellulari di ultima generazione. Esiste ancora l’elemosina? O sono tutti modi truffaldini per ottenere soldi? Fenomeno questo che , da un lato mette in guardia i cittadini che, sfiduciati, giustamente non tendono facilmente a “regalare” qualche spicciolo e dall’altro impedisce che i veri bisognosi vengano aiutati. Voi cosa ne pensate?
Bruna Di Matteo