«Gli hashtag sono parole scelte dalla storia e scagliate nel presente. Vanno, vengono, ogni tanto si fermano, come le nuvole di De André», sono queste le parole di Marino Niola che domani, martedì 6 maggio, alle ore 18.00 presso la Feltrinelli di Piazza dei Martiri, in Napoli, presenterà il suo ultimo libro: Hashtag-cronache di un paese connesso; edito da Bompiani. Ne discuteranno con l’autore il direttore del Mattino Alessandro Barbano, Licia Granello di La Repubblica e Federico Taddia, star di Rai Educational.Hashtag è un libro dedicato all’era contemporanea: una società invasa dalla tecnologia. In I miti d’oggi (2012) Niola scrive: « Ipod, iPhone, iPad, i prodotti con la “i”, fanno dell’oggetto una persona, una prima persona singolare, un io virtuale a disposizione di tutti, un pronome personale a cristalli liquidi (…) questi oggetti sono le estensioni del soggetto», una mutazione antropologica, dunque, che – come egli stesso scrive – trasforma il famoso “Cogito ergo sum” in “Digito ergo sum”. Siamo divenuti macchine: c’è molto più contatto fisico con una tastiera, si guarda molto di più uno schermo, si ascolta molto di più attraverso un telefono (chiaramente l’ultimo immesso sul mercato, altrimenti non si è trendy!).Hashtag, il cui prezzo è di 13 euro, racconta l’Italia odierna: una nazione circondata da social network ed immersa nel mondo digitale. Anche la grammatica si adatta ai cambiamenti linguistici: ed ecco che abbreviazioni come un “cmq” o un “tvb”, divengono d’uso comune. Insomma, da un lato si va sempre più verso il progresso, verso l’ultima invenzione tecnologica, dall’altro cresce la nostalgia del passato e il vintage sembra bussare alle porte di casa. Marino Niola, attualmente insegna all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. È un editorialista di “la Repubblica”, ha una rubrica settimanale sul magazine “Il Venerdì”. Scrive per “L’Espresso”, il “Nouvel Observateur”. Tra i suoi libri più recenti, Don Giovanni o della seduzione (2006), Lévi-Strauss fuori di sé (2008), Il libro delle superstizioni (scritto con Elisabetta Moro, 2010), Si fa presto a dire cotto (2009), Non tutto fa brodo (2012) e Miti d’oggi (2012).
Nata a Napoli, si è laureata nel 2010-2011 in Conservazione dei beni demo-etno-antropologici; tesi di laurea in Antropologia visiva; relatore: Stefano Francia di Celle e correlatrice Helga Sanità. Nel 2012 ha frequentato a Roma, presso la Scuola di Cinema Sentieri Selvaggi, un corso annuale di critica cinematografica, avente tra i docentiMassimo Causo e Simone Emiliani, e un corso trimestrale di sceneggiatura con Franco Ferrini. Ha partecipato anche ai seguenti workshops: produzione con Filmon Aggujaro, sceneggiatura con Demetrio Salvi, Ufficio Stampa con Francesco Carlo, girare un’intervista con Massimo Latini e scrivere per la tv con Massimo Cerofolini e Francesca Primavera e a Napoli un corso di dizione e speaker radiofonico con Jampa Serino, presso la scuola Cinemafiction.Nel 2012-2013 ha frequentato un corso di giornalismo cinematografico presso la Scuola di Cinema di Napoli con Giovanni Chianelli. Specializzanda in Imprenditoria e creatività per cinema, teatro e televisione, ha conseguito uno stage in Ufficio Stampa con Roberto Conte, Capo Ufficio Stampa del Suor Orsola Benincasa. Nel 2013 ha partecipato al seminario “La freccia e il cerchio”, ideato e diretto da Edoardo Sant’Elia e il suo saggio è tra i testi selezionati per la pubblicazione del 2017. Oggi è redattrice presso Linkazzato.it, Campania Su Web e Corriere dello Spettacolo. Collabora inoltre con il sito Cinerunner.it.
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