

[dropcap]N[/dropcap]ovanta milioni di euro: è questo l’ammontare dei danni, soprattutto frane, che il maltempo ha provocato in Toscana. In totale i comuni interessati sono 148, distribuiti sui territori di Arezzo, Firenze, Prato, Lucca, Pistoia, Pisa, Livorno e Massa e Carrara. Le sconvolgenti stime sono alla base della delibera approvata oggi dalla Giunta toscana che ha individuato tutti i Comuni che hanno subito danni. Nel corso della riunione, che è stata trasmessa in streaming per la prima volta, il presidente Enrico Rossi ha sottolineato che:
«Occorrerà una verifica accurata dei danni. In settimana trasmetteremo la richiesta danni alla Protezione civile. In base al nostro ricorso alla Corte costituzionale è stato affermato il principio che per le emergenze deve intervenire lo Stato». Per questo, ha ricordato ancora, «noi interveniamo in caso di fatti gravi solo con investimenti che innalzano il livello di sicurezza del territorio. Non interveniamo più in maniera massiccia per le emergenze, anche perché con due episodi di maltempo il bilancio regionale finirebbe».[divider]
La Regione interviene solo in caso di gravi episodi mediante investimenti che aumentano il livello di sicurezza del territorio come ad esempio l’ attuazione delle casse di espansione. Infatti a settembre 2013, inizieranno i lavori per la cassa di espansione della Querciola, in provincia di Pistoia. Non sono ancora arrivati però i 110 milioni di euro destinati ai danni da maltempo dello scorso autunno contenuti in un apposito decreto firmato da Monti: “Monti ha firmato ma le risorse ancora non ci sono. Mi piacerebbe conteggiare quanti giorni sono necessari” ha affermato il governatore. Per questo motivo, lo stesso Rossi ha ribadito che si attiverà con il Governo ed i parlamentari toscani perché la situazione si appiani. Intanto la Regione ha appena proclamato lo stato di emergenza, step fondamentale affinché venga richiesto lo stato di calamità e lo stanziamento dei fondi statali per risanare i danneggiamenti.
Bruna Di Matteo