
Londra – All’indomani dell’attacco terroristico che ha visto coinvolto il parlamento britannico, l’allerta resta massima in tutto il paese. Il bilancio ancora provvisorio è di 4 morti, compreso l’attentatore, e 29 feriti, 7 in condizioni disperate. Tra i feriti lievi, anche due italiane.
Otto gli arresti, continuano le perquisizioni.
Intorno alle 14.40 di ieri, un uomo a bordo di un Suv nero ha percorso a elevata velocità il marciapiede di Westminister bridge travolgendo decine di pedoni, fino a schiantarsi contro la cancellata del parlamento inglese.
A quanto emerge dalle ricostruzioni, l’uomo sarebbe poi sceso dall’auto e, armatosi di un coltello, ha ferito gravemente una guardia. Inutili i tentativi da parte del deputato Tobias Ellwood di rianimarlo. Di li a poco, le forze dell’ordine hanno fatto fuoco uccidendo l’attentatore. Le vittime, oltre al killer, sono due civili: una donna di 45 anni ed un uomo di 55 anni, ed un agente di guardia fuori al parlamento. I feriti, 29, tutti ricoverati, hanno riportato lesioni più o meno gravi. 7 sono in condizioni disperate. Tra i feriti anche una bolognese in vacanza nella capitale ed una donna romana.
Secondo Site, il sito di monitoraggio delle attività jihadiste sui social media, l’Isis avrebbe rivendicato l’attacco di Londra definendo l’attentatore un “Soldato del Califfato”. L’identità del terrorista non è stata ancora diffusa anche su richiesta del vice capo della polizia di Londra Mark Rowley che dichiara: ”Riconosco che i media stanno facendo progressi verso l’identificazione dell’attentatore. Continuo a chiedere che questo nome non venga pubblicato mentre siamo in una fase così delicata delle nostre indagini, e mentre continuiamo a condurre arresti e perquisizioni”.
Quello che si sa con certezza, confermato dal primo ministro May, è che l’attentatore era già noto all’intelligence. Già nella giornata di ieri, proseguendo anche nella mattinata di oggi, sono 8 le persone arrestate tra la capitale e Birmingham dove decine di poliziotti armati hanno compiuto una perquisizione in un’abitazione.
Ancora in corso le indagini.
La regina Elisabetta i suoi “pensieri, preghiere e la più profonda solidarietà”‘ a quanti coinvolti dalla “terribile violenza” dell’attacco.