Anche quest’anno come di consueto si è svolto presso l’Istituto A. Righi di Napoli, sito in Viale Kennedy, l’edizione 2013 del Linux Day. Patrocinato da enti come il Comune di Napoli, l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Napoli, l’Istituto Nazionale Di Fisica Nucleare di Napoli, e sponsorizzato da aziende che operano nel settore dell’ IT, quali Kelyon ed il Consorzio TechNapoli, si preannuncia un successone.[divider]Durante la giornata del 26 Ottobre 2013, i componenti dell’associazione culturale e sociale partenopea “NALUG“ ( http://www.nalug.net ), con grande soddisfazione ed entusiasmo hanno promosso lo sviluppo del software libero. Con il termine “Open source” si indica un software con codice sorgente aperto, i cui autori ne permettono e favoriscono il libero studio e l’eventuale apporto di modifiche da parte di altri programmatori indipendenti. Durante l’evento sono intervenuti: per la presentazione del progetto UBICA (User Based Censorship Analisys) il Prof. Antonio Pescapè, vincitore del Google Faculty Research Awards 2013, e l’Ing. Giuseppe Aceto entrambi dell’ Università “Federico II” di Napoli. A seguire la presentazione “Drupal” di Vito Gattullo della Kelyon sullo sviluppo di dispositivi medici con software libero. Assegnati, invece, a Felice Balsamo la presentazione dell’ OpenSource e OpenData del Comune di Napoli. Il dibattito è stato poi arricchito da interventi più tecnici e specializzati, come quello di Mario Rossano e Marco Ferrigno rispettivamente su “Fractal Encryption” e “Data Hiding”. Ha chiuso il dibattito l’intervento di Francesco Boffa sull’attualissimo tema dei DataBase non relazionali con conseguente presentazione del software MongoDB.[divider]
Le aziende sponsor, hanno garantito dei piacevolissimi Coffe Break, nati come punto di incontro dei partecipanti al fine di creare un luogo per lo scambio di opinioni e di approfondimento. Con la speranza che si continui su questa strada, non si può far altro che ringraziare in primis l’Associazione, e a seguire gli enti patrocinanti e gli sponsor, che hanno permesso ad una città come Napoli, di aprirsi a novità e conoscenze informatiche sul software libero.
Dino Picascia