
L’irrealizzabile che diviene realizzabile, il sogno che diventa realtà, l’impossibile che si trasforma nel possibile. Si potrebbe iniziare a spiegare così, la storica prima promozione del Benevento in Serie A, ma riavvolgiamo il nastro e celebriamo gli eroi di un’impresa senza eguali.
Nella stagione 2015/2016, il Benevento si appresta a disputare l’ennesimo campionato di Lega Pro. Allocando le migliori risorse a disposizione, pur senza disporre di un budget elevatissimo, la compagine sannita riesce a stupire tutti e contro qualsiasi pronostico, si guadagna, sin da subito, le prime posizioni della classifica. Una formazione coriacea, compatta, caratterizzata da innesti di alta qualità, pone il primo tassello per l’impresa odierna. Il 30 aprile del 2016, dopo 87 anni, il Benevento torna in Serie B, battendo il Lecce con il risultato sontuoso di 3-0.
Dopo la soffertissima promozione, da neopromossa, il Benevento viene circondato dal calore, dall’entusiasmo e dalla passione dei suoi tifosi che, in ogni gara casalinga, riempiono in ogni ordine di posto lo stadio Comunale Ciro Vigorita. L’esordio in campionato è sfavillante: 2-0 alla Spal, in una giornata ancora di mezza estate. L’obiettivo stagionale consiste in una salvezza tranquilla, ma i sanniti trascinati dalle magie di Puscas, Cissè, Ceravolo e Ciciretti soggiornano costantemente nelle parti alte della classifica.
Giornata dopo giornata, il Benevento acquisisce sempre più consapevolezza dei propri mezzi e termina, sorprendentemente, il campionato al quinto posto, a pari merito con il Perugia. I sanniti si presentano, così, ai play-off per determinare la terza squadra promossa in Serie A. Da “outsider” sconfiggono dapprima lo Spezia, con due reti ad uno, siglate da Puscas e Ceravolo, ai quarti di finale e poi il Perugia, in semifinale.
Con il Carpi, c’è stata l’apoteosi di una città intera. Il calcio è divenuto uno strumento di evasione, in grado di far emozionare e sognare un intero popolo, dilaniato da fin troppe vicissitudini economiche e sociali. Ed è per questo che, in fondo, queste storie ci emozionano, perché rappresentano delle favole che esulano dal mero aspetto calcistico, per divenire motivo di vanto e di orgoglio nazionale.
La Campania, dopo Napoli, avrà un’altra squadra in Serie A. Onore al Sud che sa farsi valere e che emerge!