
In una speciale classifica, sui dubbi che caratterizzano la gestione delle risorse, rientra sicuramente un argomento molto delicato: i fondi europei. I fondi europei, come tutti ben sapete, rappresentano una possibilità, a dir poco enorme, per la realizzazione di beni funzionali all’utilità pubblica. Sostanzialmente, questi fondi devono essere, in primis, spesi ed, in secondo luogo, in maniera efficiente. Queste due condizioni, che sembrano banali, talvolta vengono infrante, ma se seguite alla perfezione contribuiscono all’ arricchimento culturale e sociale della popolazione.
Un ottimo esempio, del come utilizzare tali fondi, proviene dal “Dipartimento delle Scienze Umanistiche” , dell’università Federico II di Napoli. Grazie ad un accordo con l’”European Research Council”, il più importante organismo dell’Unione Europea, preposto alla promozione della ricerca scientifica, l’ateneo campano sta portando innanzi, alcuni progetti, molto interessanti. Infatti, verranno effettuati numerosi studi sui papiri latini in grado di svelare, anche grazie alla rete, aspetti ancora ignoti della società e della storia di Roma; ci saranno delle metodologie, abbastanza sofisticate, di “training psicologico” basate su sistemi di intelligenza artificiale; si cercherà di approfondire la conoscenza del mondo rinascimentale. Infine, verrà svolto un lavoro di “prevenzione” contro ogni forma di discriminazione sociale e si vaglierà un nuovo curriculum didattico di “Philosophy for Children”, incentrato sul dialogo interculturale. Chapeau!